Vaccino anti Coronavirus: 6,15 miliardi in più dalla Ue. Test sull'uomo in Brasile

Vaccino anti Coronavirus: 6,15 miliardi in più dalla Ue. Test sull'uomo in Brasile
Vaccino anti Coronavirus: 6,15 miliardi in più dalla Ue. Test sull'uomo in Brasile
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Sabato 27 Giugno 2020, 20:31 - Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 08:19

Vaccino anti Coronavirus, dall'Unione Europea 6,15 miliardi mentre in Brasile via ai test sull'uomo. Il 'Global Goal, Unite for our Future' organizzato dalla Commissione Europea e Global Citizen ha mobilitato 6,15 miliardi di euro in finanziamenti aggiuntivi per aiutare a sviluppare e garantire un accesso equo ai vaccini, ai test e ai trattamenti del coronavirus. I fondi raccolti sosterranno anche la ripresa economica nelle regioni e comunità più fragili del mondo.

«Oggi - ha detto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen - abbiamo raggiunto un'incredibile somma, è incredibile grazie a tutti». Tale importo comprende un impegno di 4,9 miliardi di euro da parte della Banca europea per gli investimenti, in collaborazione con la Commissione europea, e 485 milioni di euro impegnati dagli Stati membri dell'Ue. Ciò porta gli impegni totali nell'ambito della maratona di impegno e di risposta globale del Coronavirus, lanciata dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen il 4 maggio, a 15,9 miliardi di euro.

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Test sull'uomo in Brasile


Intanto è di oggi la notizia che il Brasile ha iniziato a sperimentare sugli esseri umani il vaccino anti-coronavirus messo a punto dall'Università di Oxford, in collaborazione con l'azienda Advent Irbm di Pomezia. I test vengono effettuati nelle città di Sao Paulo e Rio de Janeiro. Saranno somministrate 3.000 dosi in tutto, riporta la Cnn, a volontari di età compresa tra 18 e 55 anni che operano nei settori più a rischio. Tra loro vi sono quindi medici, infermieri e autisti di autoambulanze.

L'agenzia brasiliana per la salute (Anvisa) aveva autorizzato nelle scorse settimane il gigante farmaceutico AstraZeneca a condurre i test. Secondo l'Università federale di Sao Paulo lo studio del vaccino potrebbe durare fino a un anno. Il vaccino di Oxford è anche il primo giunto alla fase 3 della sperimentazione, la più avanzata, e nuovi test sono previsti a breve in Sudafrica, in collaborazione con l'Università del Witwatersrand (Wits), secondo quanto riportato da Al Jazeera. Sono diventati ormai più di 140, secondo l'elenco aggiornato dell'Organizzaione Mondiale della Sanità (Oms), i candidati vaccini anti Covid-19 allo studio nel mondo e sono già 13 quelli arrivati alla sperimentazione sull'uomo.

Recente l'annuncio dalla Gran Bretagna di un nuovo candidato vaccino giunto alla sperimentazione clinica. Lo ha messo a punto l'Imperial College di Londra con il finanziamento dell' organizzazione non governativa Uk Research and Innovation (Ukri). È un vaccino basato sul materiale genetico del virus, l'Rna, e che nei test sugli animali ha dato risposte incoraggianti. Nel frattempo negli Emirati Arabi Uniti è arrivato alla fase 3 della sperimentazione il vaccino cinese dello Wuhan Institute of Biological Products, basato sul virus inattivato. A darne notizia l'azienda China National Biotec Group (Cngg), responsabile dello sviluppo del vaccino.

Dei 13 candidati vaccini giunti ai test sull'uomo, quindi, due sono nella fase 3; cinque sono cinesi, quattro americani, e quattro arrivano dal vecchio continente (due dalla Gran Bretagna, uno da un'azienda attiva fra Germania e Stati Uniti e uno dalla Russia). «I vaccini, i test e le terapie devono essere disponibili, e a prezzi accessibili per tutti», hanno detto i leader europei, dalla cancelliera tedesca, Angela Merkel, al premier spagnolo Pedro Sanchez, al presidente francese Emmanuel Macron, al premier britannico Boris Johnson.

Per gli Usa Kelly Craft ambasciatore Usa a Onu, che ha annunciato altri 545 milioni di dollari in fondi per aiutare a combattere la pandemia Covid-19 e per prevenire future pandemie. «Nessuno è salvo fino a quando non sono salvi tutti», questa crisi «è un test per i nostri valori e per l'umanità», ha detto il segretario generale Onu Antonio Guterres.
 

 

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