Cnh annuncia spin off Iveco e motori Ftp, in Italia coinvolti 17mila lavoratori, anche quelli pugliesi

Cnh annuncia spin off Iveco e motori Ftp
Cnh annuncia spin off Iveco e motori Ftp
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Martedì 3 Settembre 2019, 12:45 - Ultimo aggiornamento: 22 Giugno, 20:12
Cnh Industrial separerà dal 2021 le attività dei camion Iveco e di Ftp, il marchio del gruppo che produce motori, assali e trasmissioni. Nasceranno quindi due nuove aziende - una di nuova costituzione per veicoli commerciali e motori, l'altra dove rimarranno i segmenti agricoltura, costruzioni e veicoli speciali - entrambe quotate, con sede legale ad Amsterdam e fiscale in Gran Bretagna. 

Il piano di Cnh Industrial prevede un aumento del fatturato con un tasso di crescita del 5% all'anno e investimenti per un totale di 13 miliardi di dollari fino al 2024.

In particolare, saranno separate le attività 'On-highway' (stradali) da quelle 'Off-highway' (non stradali). Per il gruppo 'On-highway', di nuova quotazione (si stima nel primo trimestre 2021), si prevede un fatturato pro-forma delle attività industriali del 2018 di 13,1 miliardi di dollari e comprenderà i marchi commerciali Iveco, Iveco Bus e Heuliez Bus (69% dei ricavi), insieme alle attività motoristiche di Ftp Industrial (31% dei ricavi). Nell'ambito di questo progetto, Ftp Industrial rimarrà un fornitore chiave del business 'Off-highway' tramite un accordo di fornitura a lungo termine.

Il gruppo 'Off-highway', con un fatturato pro-forma delle attività industriali del 2018 pari a 15,6 miliardi di dollari, sarà principalmente un'azienda produttrice di macchine per agricoltura (75% dei ricavi), sostenuta dal business delle macchine per costruzioni (19% dei ricavi) e i veicoli speciali Astra, Difesa e Magirus (6% dei ricavi). A ogni azionista dell'attuale Cnh Industrial verrà distribuita una azione - con un rapporto di 1 a 1 - della nuova società 'On-highway'. L'assemblea degli azionisti per approvare la scissione è prevista per il secondo semestre 2020. 

Exor, principale azionista di Cnh Industrial, «sostiene gli ambiziosi obiettivi del piano industriale» e continuerà a essere l'azionista di riferimento di entrambe le società che nasceranno dallo spin off. Lo afferma il presidente John Elkann in una nota. Questa operazione è totalmente in linea con il nostro approccio di lungo termine, che consiste nell'aiutare il management a costruire grandi società, con visione e determinazione, a beneficio di tutti gli stakeholder, sottolinea Elkann.

Cnh Industrial si allea poi con la start up Nikola, con sede a Phoenix in Arizona, per la produzione di camion a idrogeno ed elettrici in Nord America e in Europa. Investirà 250 milioni di dollari, 100 cash e 150 in servizi e tecnologie, nell'ambito del nuovo round di investimenti di Nikola che punta a raccogliere un miliardo di dollari.

Cnh Industrial ha acquisito inoltre la società australiana AgDna che opera nei sistemi informativi per la gestione delle aziende agricole. Si tratta di una 'piattaforma apertà che lavora senza barriere tra segmenti di dati e marchi. «L'acquisizione di AgDna è un'ulteriore dimostrazione dei nostri continui investimenti nell'agricoltura
digitale», commenta Hubertus Muhlauser, ceo di Cnh Industrial. La piattaforma digitale sarà commercializzata dall'ultimo trimestre del 2019, inizialmente in Nord America, attraverso le reti di vendita di Case Ih e New Holland Agricolture. 

Il gruppo Cnh Industrial ha in Italia 17.500 dipendenti: oltre 13.000 negli stabilimenti di veicoli commerciali e motori, circa 4.000 in quelli delle macchine agricole e macchine costruzioni. Gli stabilimenti principali di Iveco in Italia sono a Brescia, dove si fabbrica l'Eurocargo e a Suzzara (Mantova) dove si fa il Daily, mentre quelli di Fpt Industrial si trovano a Torino (motori e trasmissioni) e Foggia (motori). Cnh ha stabilimenti di macchine agricole a Modena e Jesi, mentre le macchine da costruzione vengono realizzate a Torino e Lecce.

Procede in calo Cnh a Piazza Affari, dove il titolo perde l'1,83% a 9,24 euro nel giorno della presentazione del piano al 2024 a Wall Street. In controtendenza invece Fca (+1,32%) a differenza della holding Exor (-0,68%).


 
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