Iss: «Tracce coronavirus nelle acque di Milano e Torino già a dicembre»

Iss: «Tracce coronavirus nelle acque di Milano e Torino già a dicembre»
Iss: «Tracce coronavirus nelle acque di Milano e Torino già a dicembre»
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Giovedì 18 Giugno 2020, 20:50 - Ultimo aggiornamento: 20:52

A Milano e Torino i campioni d'acqua prelevati dai depuratori ​fanno dire all'Iss che le tracce del coronavirus erano già presenti a dicembre 2019. Nelle acque di scarico di Milano e Torino, dunque, c'erano già tracce del virus SARS-CoV-2 a dicembre dello scorso anno. Lo ha scoperto uno studio in via di pubblicazione dell'Istituto Superiore di Sanità realizzato attraverso l'analisi di acque di scarico raccolte in tempi antecedenti al manifestarsi della COVID-19 in Italia. I campioni prelevati nei depuratori di centri urbani del nord Italia, sono stati utilizzati come 'spia' della circolazione del virus nella popolazione.

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Questa ricerca può contribuire a comprendere l'inizio della circolazione del virus in Italia e fornisce informazioni coerenti rispetto ad altri risultati ottenuti dall'analisi retrospettiva su campioni di pazienti ospedalizzati in Francia, che identificavano un positivo al SARS-CoV-2 in un campione respiratorio, quindi clinico, risalente alla fine di dicembre 2019, e ad un recente lavoro spagnolo che ha rinvenuto RNA di SARS-CoV-2 in campioni di acque reflue raccolte nella metà di gennaio a Barcellona, circa 40 giorni prima della notifica del primo caso autoctono. Lo studio dell'Iss ha preso in esame 40 campioni di acqua reflua raccolti da ottobre 2019 a febbraio 2020, e 24 campioni di controllo per i quali la data di prelievo (settembre 2018 - giugno 2019) consentiva di escludere con certezza la presenza del virus.

«Dal 2007 con il mio gruppo portiamo avanti attività di ricerca in virologia ambientale e raccogliamo e analizziamo campioni di acque reflue prelevati all'ingresso di impianti di depurazione» spiega Giuseppina La Rosa del Reparto di Qualità dell'Acqua e Salute del Dipartimento di Ambiente e Salute dell'Istituto Superiore di Sanità, che ha condotto lo studio in collaborazione con Elisabetta Suffredini del Dipartimento di Sicurezza Alimentare, Nutrizione e Sanità pubblica veterinaria. Lucia Bonadonna, direttrice del Dipartimento di Ambiente e Salute dell'Istituto Superiore di Sanità spiega che è stata presentata una proposta di azione al Ministero della Salute per l'avvio di una rete di sorveglianza su SARS-CoV-2 in reflui, e già nel luglio prossimo si potrà avere uno studio pilota su siti prioritari individuati in località turistiche.

 

 


 

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