Spostamenti tra Regioni, ognuna ha le sue regole: ecco quali sono

Spostamenti tra Regioni, ognuna ha le sue regole: ecco quali sono
di Alessia Strinati
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Lunedì 1 Giugno 2020, 17:05 - Ultimo aggiornamento: 17:19
Dal 3 giugno si potrà circolare liberamente tra Regioni, senza nemmeno autocertificazioni. Ma se la fase 3 prenderà inizio bisogna ricordarsi che la pandemia non è stata debellata e occorrerà comunque essere cauti. Il timore maggiore è per le regioni del Sud Italia, meno colpite dal virus, quindi come ci si dovrà comportare per spostarsi da una parte all'altra del Paese?

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La Campania sta valutando test rapidi per tutte le persone che provengano da Regioni a rischio, mentre la Sicilia sta studiando un protocollo per i turisti, a cui potrebbe chiedere di verificare la provenienza ed eventuali casi sospetti in famiglia. Niente quarantena dunque per le isole, ma le misure restrittive restano, anche per la Sardegna dove Christian Solinas continua a chiedere il tampone o il test per chi arrivi da fuori.

La Puglia ha annunciato che chiederà la cortesia ai turisti di annunciare la loro presenza per poter tracciare i movimenti in caso di contagi, mentre il Lazio resta scettico e valuta la quarantena obbligatoria per chi arriva da Regioni a rischio, così come la Toscana. In Calabria Jole Santelli, invece, invita tutti i turisti del Nord a scoprire la sua terra. Senza restrizioni e controlli.

Dopo le proteste da parte di molte Regioni il governo ha acconsentito ad alcuni provvedimenti e controlli, sui quali le regioni potranno essere autonomi, ma viene a tutti vietato l'obbligo del passaporto sanitario e dei test obbligatori che potranno essere fatti solo su base volontaria. Gli spostamenti saranno concessi a tutti, quindi, ma con le dovute accortezze, soprattutto se si viaggia su treni o aerei. I passeggeri saranno monitorati con la misurazione della temperatura e le prenotazioni resteranno nei registri per poter essere tracciati. 
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