Fase 2, ecco quali sono i luoghi in cui si corre maggior rischio di contrarre il coronavirus

Fase 2, ecco quali sono i luoghi in cui si corre maggior rischio di contrarre il coronavirus
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Martedì 19 Maggio 2020, 14:04 - Ultimo aggiornamento: 19:00

La fase 2 è ormai nel suo pieno, ma non è certo il momento di abbassare la guardia. Resta importante mantenere il distanziamento sociale, rispettare le regole di igiene e indossare le mascherine. Molte attività hanno riaperto e altre sono prossime a farlo, ma visto che il coronavirus non è scomparso, quali sono i lughi dove si può stare più sicuri e quali meno?

Erin Bromage, docente di Biologia specializzato in Immunologia dell’Università di Dartmouth, nel Massachusetts, ha fatto un'analisi nel suo blog, spiegando che maggiori uscite faranno aumentare il rischio di contagio in modo inevitabile. L'esperto ha spiegato che spesso dopo che un soggetto contrae la malattia la porta tra le mura domestiche, innescando altri contagi. Ha quindi studiato una formula matematica per capire in quali luoghi si corre maggior rischio rispetto ad altri.
 


«Alcuni esperti stimano che siano sufficienti appena 1.000 particelle virali di Sars-Cov-2 per ammalarsi. L’infezione potrebbe quindi verificarsi con 1.000 particelle infettive inalate in un unico respiro, oppure con 100 particelle in 10 respiri o 10 in 100 respiri. Ognuna di queste situazioni può portare a un’infezione da coronavirus», ha spiegato sul suo blog. Nello studio spiega che se una persona starnutisce o tossisce in un ambiente chiuso si hanno maggiori possibilità di contrarre il virus, anche se si entra in quella stanza qualche minuto dopo.

Qualunque ambiente chiuso rappresenta un possibile rischio, quindi. Tra i luoghi più pericolosi per contrarre il coronavirus l'esperto cita i ristoranti, i luoghi di lavoro, soprattutto gli uffici in cui si lavora negli open space, le sale prove dei cori, le palestre e tutti i luoghi in cui si fa sport al chiuso, feste di compleanno o funerali. Resta quindi il consiglio di svolgere attività all'aperto piuttosto che in luoghi chiusi e di evitare assembramenti. Mentre negozi, supermercati e parrucchieri sembrano essere stati assolti dal maggior rischio di contagio, così come le tanto demonizzate navi da crociera.

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