Coronavirus, passa la linea delle Regioni
da lunedì ripartono quasi tutti, ecco i dettagli

corso Vannucci a Perugia pronto alla ripartenza
corso Vannucci a Perugia pronto alla ripartenza
di Federico Fabrizi
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Sabato 16 Maggio 2020, 08:43 - Ultimo aggiornamento: 08:44

PERUGIA L’intesa è arrivata in serata. «Siamo soddisfatti della condivisione da parte del Governo delle linee guida sulla sicurezza in merito alle riaperture delle varie attività, presentate dalla Conferenza delle Regioni. Un documento che rappresenta la sintesi dei vari protocolli regionali e che supera le precedenti indicazioni Inail». Così la presidente della Regione Donatella Tesei a conclusione di una giornata campale di trattative tra la Conferenza delle Regioni e l’Esecutivo. 
«Il documento redatto dalle Regioni - prosegue Tesei - condiviso da tutti i governatori e presentato a Palazzo Chigi, consente di tutelare la sicurezza di lavoratori e clienti e al contempo di andare incontro alle esigenze economiche delle imprese. Emaneremo la nostra ordinanza in linea con il Dpcm». 
IL CALENDARIO
La trattativa di ieri ha permesso di fare maggiore chiarezza sul calendario delle riaperture anche per l’Umbria. Da lunedì via libera a tutto il commercio al dettaglio e tutti i servizi alla persona: barbieri, parrucchieri ed anche centri estetici che Palazzo Donini aveva fissato per la giornata del 25; non solo: potranno riaprire anche le attività di ristorazione e i bar insieme alle agenzie di viaggio, i tour operator e sarà consentita la possibilità di svolgere attività sportive all’aperto anche nei circoli.
AGRITURISMI A GIUGNO
Per le strutture extralberghiere, invece, la data segnata sul calendario è quella del primo giugno. In anticipo potrebbe essere concesso di svolgere attività preparatorie alla riapertura. La data del primo giugno è conseguenza del fatto che la mobilità tra Regioni non scatterà prima del 3 di giugno. 
L’OPPOSIZIONE
Da registrare ieri l’attacco alla giunta dai consiglieri di Pd e Movimento 5 Stelle: «Ormai da più di un mese la giunta continua ad annunciare provvedimenti per la ripartenza senza aver condiviso una sola misura con i soggetti interessati e le forze politiche e sociali». Gli esponenti della minoranza sottolineano come l’Umbria «non abbia concordato le linee guida da applicare a partire dal 18 maggio».
LE MASCHERINE
E con l’avvio della Fase 2 resta il problema della distribuzione di mascherine. I consiglieri regionali della Lega hanno convocato in Terza commissione i rappresentati di Federfarma e Assofarm per fare il punto della situazione. «Il Governo aveva annunciato la distribuzione di mascherine a un prezzo calmierato di 50 centesimi più iva arrivate solo ad un numero ristretto di farmacie e in quantità ridotte», spiega la leghista Francesca Peppucci.
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