Ricorso dei medici ex specializzandi, in arrivo rimborsi per 11 milioni di euro

Ricorso dei medici ex specializzandi, in arrivo rimborsi per 11 milioni di euro
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Giovedì 26 Marzo 2020, 13:19
Una buona notizia per molti camici bianchi: oltre 11 milioni di euro di risarcimento in arrivo per i medici specialisti penalizzati dallo Stato italiano nei decenni scorsi con importi triplicati rispetto al passato, anche fino a 100 mila euro per ogni singolo professionista e maglie più larghe per i ricorsi : potranno prestarlo anche i laureati prima del 1983. 

E’ quanto stabilisce la sentenza 353/2020 del Tribunale di Genova pubblicata alcuni giorni fa che stabilisce tre principi: la prescrizione non è scattata; aumenta il valore delle somme da recuperare; e viene confermato il diritto al risarcimento a tutti i medici, indipendentemente dalla data di iscrizione al corso, con riferimento alle frequenze della scuola di specializzazione in Medicina avvenute dal 1 gennaio 1983 in poi. 
«Viene stabilito il principio, che noi sosteniamo ormai da sempre, che la prescrizione non è mai iniziata a decorrere - spiega l’avvocato Marco Tortorella, che fa parte del network legale di Consulcesi che ha promosso il contenzioso – perché è mancata una norma attuativa della direttiva nei confronti dei medici che si sono iscritti ai corsi di specializzazione prima del 91».

Altro elemento chiave della sentenza è la quantificazione del risarcimento del danno, che «viene parametrato sì alla legge 370 del 99, quindi sostanzialmente a 13 milioni di lire, cioè circa 7mila euro per ogni anno di specializzazione, ma – prosegue l’avvocato Tortorella  - il Tribunale di Genova stabilisce che su queste somme deve essere riconosciuta anche la rivalutazione monetaria e gli interessi compensativi: considerando che i corsi sono stati frequentati negli anni ‘80 la somma riconosciuta si è triplicata con rimborsi superiori ai 100 mila euro». Il tribunale di Genova ha inoltre affrontato anche la questione dei medici iscritti alla specializzazione prima dell’83 confermando anche in questo caso le tesi di Consulcesi, sostenute anche da alcune sentenze di Cassazione: gli ante 83 hanno diritto anche loro al risarcimento indipendentemente dall’anno di iscrizione al corso.

Grazie alle azioni collettive promosse da Consulcesi, ad oggi sono stati riconosciuti oltre 500 milioni di euro a migliaia di medici che tra il 1978 ed il 2006 si sono specializzati senza ricevere il corretto trattamento economico per la tardiva applicazione da parte dello Stato italiano alle direttive Ue in materia. Il caso interessa oltre 110 mila professionisti e negli anni, proprio alla luce delle numerose sentenze favorevoli ai ricorrenti e al continuo esborso di fondi pubblici, sono state proposte soluzioni normative mirate ad un accordo transattivo tra le parti.
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