Mattia ha 29 anni ed è ricoverato con il coronavirus: «Sento come sassi nei polmoni, ragazzi non sentitevi invicibili»

Mattia ha 29 anni ed è ricoverato con il coronavirus: «Sento come sassi nei polmoni, ragazzi non sentitevi invicibili»
Mattia ha 29 anni ed è ricoverato con il coronavirus: «Sento come sassi nei polmoni, ragazzi non sentitevi invicibili»
2 Minuti di Lettura
Giovedì 19 Marzo 2020, 13:47

Mattia, romano di 29 anni, è ricorverato a Rovereto dopo aver contratto il coronavirus e dal letto dell'ospedale lancia un appello a tutti quei giovani che si sentono invicibili e credono di non poter essere toccati dal Covid- 19. «Ho visto gente che va in giro tranquilla, a correre, che fa scampagnate. Restate a casa, siate altruisti e responsabili», dice intervenendo alla trasmissione di Rai Tre "Agorà". Mattia è giovane e forte, ma ha avvertito sin da subito che qualcosa di strano stava succedendo nel suo corpo.

Leggi anche > Beppe Fiorello: «Camion militari pieni di corpi: basta canti sui balconi, facciamo tre giorni di lutto nazionale»

«Sono ricoverato dal 15 marzo - spiega - sto un po' meglio ma ci vorrà ancora tempo. La sensazione che avevo prima di tosse pesante non ce l'ho più, mi sento sicuramente meglio di prima. Mi sono sentito male da un giorno all'altro con tutti i sintomi influenzali, avvertivo un peso nel petto, come se avessi polvere e sassi nei polmoni. Sono stato male 4 giorni, una sera facevo fatica anche a parlare e a stare in piedi».



Dopo i primi sintomi e le telefonate opportune è arrivata l'ambulanza: «Cavalese mi hanno fatto analisi e tampone e mi hanno ricoverato per la positività al Covid-19. - racconta - Non riesco quasi a descrivere i sintomi, il mio corpo avvertiva che era una cosa nuova. Il virus è imprevedibile, ti prende e ti lascia: stanotte ho avuto nuovamente tosse pesante, stamattina mi sento meglio. Quando mi sono sentito male eravamo già in autoisolamento a Canazei, spero di non aver contagiato i miei coinquilini».



Il ragazzo si trovava in Trentino perché stava lavorando in un noleggio sci a Canazei, in Val di Fassa. Crede di essere stato contagiato lì, dal momento che la nota località sciistica è sempre molto frequentata da persone del lodigiano. Poi l'appello ai ragazzi: «Vi dico di non sentirvi invincibili, anche io mi sentivo così. Non è vero che non può colpirvi, farvi male, farvi soffrire o anche peggio».

Lo stesso messaggio è stato pubblicato sul suo profilo Facebook e condiviso da tantissimi utenti. 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA