Perugia, finto prete avvicina i bambini: allarme nella chat della scuola. La Curia: «Ex religioso, vive in periferia»

Perugia, finto prete avvicina i bambini: allarme nella chat della scuola. La Curia: «Ex religioso, vive in periferia»
Perugia, finto prete avvicina i bambini: allarme nella chat della scuola. La Curia: «Ex religioso, vive in periferia»
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Mercoledì 12 Febbraio 2020, 17:18 - Ultimo aggiornamento: 17:48

«Finto prete avvicina i bambini»: è allarme a Perugia, e il tam tam corre anche nella chat della scuola. La Curia: «È un ex religioso, vive in periferia». «Massima attenzione... è il famoso finto sacerdote del quale abbiamo avuto notizia abita a... si dice che questo finto prete... cerca di conoscere i ragazzi». Le frasi viaggiano veloci alla periferia della città. Tanto veloci che sono finite anche nelle chat dei genitori di una scuola.

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L'incubo del falso prete



L'incubo del falso prete che adesca i bambini adesso è un'indagine dei carabineri e c'è una nota della Curia che un po' conferma e molto spiega. «Un ex religioso - sottolinea la nota dell'Achidiocesi guidata dal cardinale Gualtierio Bassetti - sta soggiornando in una zona periferica della città di Perugia, che cerca di avvicinare le persone e soprattutto i ragazzi con la scusa di esercitare il suo ministero sacerdotale. La Curia arcivescovile di Perugia-Città della Pieve, venuta a conoscenza della condotta di quest’uomo che indossa abiti religiosi, ha informato le competenti autorità di pubblica sicurezza. Inoltre invita sacerdoti e fedeli a segnalare anch’essi alle suddette autorità, oltre che alle autorità religiose, qualsiasi comportamento messo in atto da quest’uomo contrario alla morale o all’esercizio del ministero sacerdotale che esercita abusivamente».

 

La nota della Curia



Si tratta, spiega la nota, di un ex religioso, appartenuto alla Congregazione Benedettina Silvestrina, ordinato presbitero nel 1999, che a seguito di gravi vicende giudiziarie è stato raggiunto, già nel 2006, da un procedimento di sospensione cautelativa da ogni pubblica attività e funzione sacerdotale. Successivamente lui stesso ha chiesto ed ottenuto dalla Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le società di Vita Apostolica l’Indulto di essere liberato da tutti gli obblighi sacerdotali e religiosi. Pertanto qualunque suo atto o sua iniziativa che dovesse porre in essere a nome della Congregazione, oppure a nome dell’Archidiocesi, è da considerarsi arbitrario e privo di ogni valore.

La vicenda è stata rilancia nell'edizione cartaca di martedì 11 febbrabio del Messaggero Umbria. La conferma della Curia si aggiunge all'indagine dei carabineri.
 
 
 

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