Catania, trovati morti in campagna: uccisi a colpi di fucile all'addome

Trovati morti in campagna: uccisi a fucilate all'addome
Trovati morti in campagna: uccisi a fucilate all'addome
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Lunedì 10 Febbraio 2020, 17:13 - Ultimo aggiornamento: 19:14

I corpi di due uomini uccisi a colpi di fucile sono stati trovati nelle campagne di contrada Xirumi, nella Piana di Catania, tra le province di Siracusa e del capoluogo etneo. Il duplice omicidio sarebbe collegato al ferimento del 36enne ricoverato in gravissime condizioni di salute al Garibaldi Catania con un colpo di fucile all'addome.

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A sparare ai tre sarebbe stata la stessa persona. La polizia, che indaga, al momento esclude l'ipotesi mafia. Maggiormente accreditata è la pista della criminalità agricola.

Si chiamavano Massimo Casella, di 47 anni, e Agatino Saraniti, di 29 anni, le due vittime trovate nelle campagne al confine tra Catania e Siracusa, uccise a colpi di fucile. In base ad una prima ricostruzione a sparare ai tre uomini, i due deceduti e il terzo rimasto ferito e attualmente in gravissime condizioni, Gregorio Signorelli, di 36 anni, sarebbe stata la stessa persona con la stessa arma.

I due corpi senza vita sono stati trovati a poche centinaia di metri l'uno dall'altro da familiari che li stavano cercando perché la notte scorsa non avevano fatto rientro a casa. Indaga la squadra mobile di Catania, secondo cui la sparatoria potrebbe essere maturata nell'ambito di contrasti nel settore agricolo.Pista più accreditata risposto a quella della criminalità organizzata.

 

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