Mattarella, il messaggio di fine anno: «Sviluppare la cultura della responsabilità»

Mattarella, il messaggio di fine anno: «Sviluppare la cultura della responsabilità»
Mattarella, il messaggio di fine anno: «Sviluppare la cultura della responsabilità»
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Martedì 31 Dicembre 2019, 15:19 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 20:49

Da Sergio Mattarella Fiducia, coesione e senso civico per un'Italia che è decisamente migliore di come molti la dipingono. Il Presidente, nel quinto discorso di fine anno del suo settennato, sprona il Paese a guardare avanti e invita tutti ad abbandonare la strada della denigrazione e dell'autocommiserazione. Chiede ai cittadini di ritrovare onestà e civismo e alla politica di iniziare finalmente ad occuparsi di cose concrete smettendola di avvitarsi in una spirale propagandistica fine a se stessa. In 16 minuti il presidente della Repubblica saluta gli italiani pronti al cenone e, con parole semplici e metafore «spaziali», cerca di fargli vedere un'Italia diversa, quella del «genio e della civiltà», quella della ricerca e del diritto.

IL TESTO COMPLETO del messaggio di fine 2019 del presidente Sergio Mattarella 
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 «Pensiamo insieme al domani. Coesione, ridurre il divario Nord-Sud». «È importante sviluppare una cultura della responsabilità che riguarda tutti: dalle formazioni politiche, ai singoli cittadini, alle imprese, alle formazioni intermedie. La cultura della responsabilità costituisce il più forte presidio di libertà e di difesa dei principi, su cui si fonda la Repubblica. Questo comune sentire della società - quando si esprime - si riflette sulle istituzioni per infondervi costantemente un autentico spirito repubblicano». 

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L'ECONOMIA
«Il lavoro che manca per tanti, anzitutto. Forti diseguaglianze. Alcune gravi crisi aziendali. L'esigenza di rilanciare il nostro sistema produttivo. Ma abbiamo ampie possibilità per affrontare e risolvere questi problemi. E per svolgere inoltre un ruolo incisivo nella nostra Europa e nella intera comunità internazionale». 

 
 

IL CLIMA
Le nuove generazioni hanno «chiara la percezione che i mutamenti climatici sono questione serissima che non tollera ulteriori rinvii nel farvi fronte. Le scelte ambientali non sono soltanto una indispensabile difesa della natura nell'interesse delle generazioni future ma rappresentano anche un'opportunità importante di sviluppo, di creazione di posti di lavoro, di connessione tra la ricerca scientifica e l'industria».

FAVORIAMO IL FORMARSI DI NUOVE FAMIGLIE
«Favoriamo il formarsi di nuove famiglie. Dobbiamo riporre fiducia nelle famiglie italiane. Su di esse grava il peso maggiore degli squilibri sociali. Hanno affrontato i momenti più duri, superandoli. Spesso con sacrificio». Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio di fine anno.

«Fornire sostegno alle famiglie vuol dire fare in modo che possano realizzare i loro progetti di vita. E che i loro valori - il dialogo, il dono di sé, l'aiuto reciproco - si diffondano nell'intera società rafforzandone il senso civico», aggiunge il Capo dello Stato.


ITALIA VERA È QUELLA ALTRUISMO, NON DI CHI TRUFFA

«Due mesi fa vicino Alessandria, tre Vigili del Fuoco sono rimasti vittime dell'esplosione di una cascina, provocata per truffare l'assicurazione. Nel ricordare che il dolore dei familiari, dei colleghi, di tutto il Paese non può estinguersi, vorrei sottolineare che quell'evento sembra offrire degli italiani due diverse immagini che si confrontano: l'una nobile, l'altra che non voglio neppure definire». Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio di fine anno. «Ma l'Italia vera è una sola: è quella dell'altruismo e del dovere. L'altra non appartiene alla nostra storia e al sentimento profondo della nostra gente», conclude.


IL SINDACO DI ROCCA DI PAPA, ITALIA AUTENTICA

«Quella autentica è l'Italia del sindaco di Rocca di Papa, Emanuele Crestini. Nell'incendio del suo municipio ha atteso che si mettessero in salvo tutti i dipendenti, uscendone per ultimo. Sacrificando così la propria vita». 
SOCIAL SIANO CIVICI, NON MEZZO DENIGRAZIONE
«Senso civico e senso della misura devono appartenere anche a chi frequenta i social, occasione per ampliare conoscenze, poter dialogare con tanti per esprimere le proprie idee e ascoltare, con attenzione e rispetto, quelle degli altri. Alle volte si trasforma in strumento per denigrare, anche deformando i fatti. Sovente ricorrendo a profili fittizi di soggetti inesistenti per alterare lo scambio di opinioni, per ingenerare allarmi, per trarre vantaggio dalla diffusione di notizie false». 

MATERA HA ONORATO ITALIA, AUGURI A PARMA PER 2020
«La cultura è un grande propulsore di qualità della vita e rende il tessuto sociale di un Paese più solido. Ringraziamo Matera che ha fatto onore all'Italia e al suo Mezzogiorno, in questo anno in cui è stata Capitale della cultura europea. Con questo spirito rivolgo gli auguri a Parma che, con il suo straordinario patrimonio umano e artistico, da domani sarà Capitale italiana della cultura per il 2020.» Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio di fine anno.


SALUTI AL PAPA, DA LUI SAGGEZZA E CORAGGIO
«Un saluto particolarmente grato e sentito rivolgo a Papa Francesco, Vescovo di Roma, che esercita il suo alto magistero con saggezza e coraggio e che mostra ogni giorno di amare il nostro Paese, a partire da coloro che versano in condizioni di bisogno e da chi, praticando solidarietà, reca beneficio all'intera comunità civile.» Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio di fine anno.

CITA PARMITANO, SPERANZA È AVERE TRAGUARDO AVANTI
«Saluto Luca Parmitano - il primo astronauta italiano al comando della stazione spaziale internazionale - impegnato nella frontiera avanzata della ricerca nello spazio, in cui l'Italia è tra i principali protagonisti. Da lassù, da quella navicella - come mi ha detto quando ci siamo collegati - avverte quanto appaiano incomprensibili e dissennate le inimicizie, le contrapposizioni e le violenze in un pianeta sempre più piccolo e raccolto». Lo dice il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio di fine anno. «E mi ha trasmesso un messaggio che faccio mio: la speranza consiste nella possibilità di avere sempre qualcosa da raggiungere. È questo l'augurio che rivolgo a tutti voi», conclude.




Nuova ambientazione per il tradizionale messaggio di fine anno del presidente della Repubblica. Non più lo «studio alla Palazzina» con la scrivania alle spalle, Sergio Mattarella ha scelto una location diversa privilegiando un salone poco noto del Quirinale per rivolgersi ai cittadini nella maniera meno formale possibile. Il capo dello Stato non ha rinunciato alle consuete tre bandiere (quella italiana, dell'Unione europea e presidenziale) collocate sullo sfondo dove in lontananza c'è anche un albero di Natale.
 
 

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