A Roma c'è un municipio dove si muore di più (e non si sa perché)

A Roma c'è un municipio dove si muore di più (e non si sa perché)
A Roma c'è un municipio dove si muore di più (e non si sa perché)
di Pietro Piovani
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Lunedì 2 Dicembre 2019, 00:00 - Ultimo aggiornamento: 1 Marzo, 13:32
C’è una zona di Roma dove si muore di più. È il quinto municipio, quello di Torpignattara, Tor Sapienza, il Quadraro, La Rustica e un quartiere negli ultimi tempi particolarmente sfortunato come Centocelle. Qui il tasso di mortalità è più alto che in altre aree della città. Non il più alto in assoluto, ci sono altri municipi (l’ottavo, il dodicesimo) in cui il numero di morti rispetto alla popolazione è ancora maggiore, ma il quinto ha una particolarità: gli abitanti sono più giovani.

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In genere, un elevato tasso di morte corrisponde a un’età media molto alta (l’ottavo e il dodicesimo, cioè Garbatella-Ostiense e Portuense, sono i quartieri con i residenti più anziani, uno su quattro ha superato i 65 anni); invece a Centocelle, Torpignattara, Quadraro eccetera il numero di anziani è inferiore alla media cittadina. L’anomalia è registrata nel rapporto su “La popolazione di Roma” elaborato dal Comune, ma nessuno finora l’ha spiegata.

Studi demografici di qualche anno fa in effetti mostravano come nel quadrante Est della Capitale, dove il reddito è più basso, si morisse più che in Centro, al Flaminio, ai Parioli. Si può dunque ipotizzare che la longevità delle persone sia direttamente collegata al loro status sociale. La morte è una livella, diceva Totò, ma evidentemente preferisce andare a livellare prima chi guadagna di meno.

pietro.piovani@ilmessaggero.it 
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