Maltempo, allarme Po: cresce di 10 cm all'ora. Ticino esondato nel pavese
Cirio: 130 strade chiuse, è emergenza

Maltempo, allarme Po: cresce di 10 cm all'ora. Ticino esondato nel pavese Cirio: «130 strade chiuse, è emergenza»
Maltempo, allarme Po: cresce di 10 cm all'ora. Ticino esondato nel pavese Cirio: «130 strade chiuse, è emergenza»
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Lunedì 25 Novembre 2019, 10:32 - Ultimo aggiornamento: 18:41

Il maltempo non molla la presa sull'Italia: da Nord a Sud piogge e temporali continuano a creare disagi nel nostro Paese, con il Po che sale, il Ticino che è esondato e situazioni di difficoltà soprattutto in Piemonte e Liguria. In Sardegna sale l'allerta temporali nel Nord-Ovest della Regione: la protezione civile regionale ha emanato un avvisto con codice giallo (criticità ordinaria) per per rischio idrogeologico sino alle 16 di oggi. In particolare l'allerta riguarda i bacini di Montevecchio Pischinappiu E l'Iglesiente. 

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LA SITUAZIONE DEL PO A CREMONA Cresciuto al ritmo di dieci centimetri l'ora per tutta la notte, il Po a Cremona ha già parzialmente invaso le società canottieri rivierasche e il parco delle colonie padane. Il fiume continua ad aumentare con il colmo di piena, originariamente previsto per questo pomeriggio, che ora si stima transiti dal Cremonese domani.

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In mattinata si riunirà il vertice in prefettura in cui si farà il punto della situazione. Le aree golenali e le strade di accesso alle golene sono già tutte sotto speciale sorveglianza, così come argini e ponti di tutto il territorio. La prospettiva è quella di un aumento nelle prossime ore che dovrebbe portare il livello del fiume oltre i quattro metri sopra lo zero idrometrico, di poco sotto la grande piena del 2010.

CIRIO (GOV. PIEMONTE): E' BOLLETTINO DI GUERRA «Abbiamo almeno 130 strade chiuse, una Regione bloccata completamente, oltre 550 sfollati e altre 600 persone isolate. E, purtroppo, abbiamo una vittima, che si unisce alle due di un mese fa». È il «bollettino di guerra di una due giorni incredibile» tracciato dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, che ha fatto il punto dell'emergenza maltempo ai microfoni de La7. «Chiederemo lo stato di calamità - aggiunge in collegamento con la trasmissione Coffee Break - e lo stato di emergenza».



PO SORVEGLIATO IN EMILIA ROMAGNA È atteso in serata il colmo della piena del Po in Emilia. «Stiamo monitorando il passaggio della piena, seguendo i bollettini. Ci attendiamo una piena molto importante, è stimata con una quota di otto metri», spiega all'ANSA l'assessore regionale alla Protezione civile Paola Gazzolo, dicendo di essere «fiduciosa» per la situazione nelle prossime ore, cioè che la piena venga contenuta negli argini. «Sono attivati i monitoraggi in tutti i tratti, tra Piacenza e Parma», prosegue Gazzolo. Al momento in regione si registrano «criticità diffuse», in particolare diverse frane in Appennino causate dal maltempo e tutte sono seguite dalla protezione civile regionale. 

TICINO ESONDATO A PAVIA È sempre più critica la situazione dei fiumi in provincia di Pavia in seguito all'ondata di maltempo dei giorni scorsi. Durante la scorsa notte il Ticino è esondato nel rione del Borgo Basso, a Pavia: l'acqua è salita per alcuni centimetri in via Milazzo, la strada che si affaccia sul fiume. Questa mattina gli operatori della Protezione Civile e gli addetti del Comune hanno aiutato i residenti della zona a uscire di casa. In piazzale Ghinaglia è attivo un presidio con la presenza di vigili del fuoco, protezione civile e 118.


Al Ponte della Becca il Po continua a salire: questa mattina alle 8 ha raggiunto i 5,85 metri sopra lo zero. La soglia di allarme rosso, a più 5,50, è stata raggiunta nel corso della notte. Il Po è già esondato in parte delle aree golenali. Le maggiori preoccupazioni sono vissute dagli abitanti della frazione Vaccarizza del comune di Linarolo (Pavia), la più vicina al fiume. Da questa mattina per fortuna non piove più: ora si aspetta il passaggio di una nuova ondata di piena, nella speranza che nelle ore successive il livello dei fiumi possa cominciare a scendere.



ALLAGAMENTI NEL CUNEESE Situazione ancora difficile nel Cuneese sferzato dal maltempo. La pioggia ha continuato a cadere per tutta la notte, anche se con minore intensità rispetto alla giornata di ieri. Nella pianura Saviglianese resta critica la viabilità, con numerose provinciali chiuse al transito per allagamenti. Sotto il livello di guardia i fiumi e i torrenti più importanti, a preoccupare sono i canali della rete idrografica minore. A Cavallermaggiore è isolata la frazione Foresto. Allarme rientrato a Cardè, dove l'acqua è defluita dal centro cittadino. Difficile la situazione in montagna: su tutto l'arco Cuneese il livello di pericolo valanghe è «forte». Gli accumuli di neve fresca superano il metro e mezzo in quota. 

NOTTE DIFFICILE AD ALESSANDRIA, ANCORA 200 SFOLLATI Notte di apprensione, e di lavoro, in provincia di Alessandria dopo il maltempo del week-end. Sono stati una decina gli interventi dei vigili del fuoco, soprattutto nell'Acquese, Ovadese e Novese per la messa in sicurezza delle numerose frane sulle strade. Ad Alessandria, è tornato sotto la soglia di pericolo il fiume Bormida; stazionario, intorno alla soglia di attenzione, il livello del Tanaro, che è iniziato a calare a monte. Ancora duecento le persone fuori casa e 160 gli isolati. Sorvegliato speciale anche il Po, sceso nella notte nel Valenzano. Chiuse aree golenali e argini. Scuole aperte «ma attenzione al post emergenza, soprattutto per le buche».

Po monitorato per tutta la notte anche a Casale. Ad Acqui Terme - uno dei centri più colpiti dove le scuole restano chiuse - il primo cittadino Lorenzo Lucchini fa sapere che in giornata dovrebbe arrivare il Genio Civile per valutare gli interventi in ordine alle priorità. Territorio profondamente segnato anche nell'Ovadese. «Oggi - sottolinea il sindaco Paolo Lantero - inizieremo la conta dei danni, dopo frane, viabilità nella periferia compromessa, strade vicinali in parte cancellate da colate di fango o cedute». Resta difficile la circolazione ferroviaria.

FRANA MINACCIA SCUOLA, STUDENTI SGOMBERATI Circa cento alunni delle scuole materne, elementari e medie «Edmondo De Amicis», di corso Marconi a Ospedaletti sono stati sgomberati stamani dalla parte bassa dell'istituto per via di uno smottamento che coinvolge l'edificio scolastico e il vicino campo da calcio. «C'è in corso una frana che ha messo a nudo la fondazione della scuola nella parte bassa - avverte il sindaco della cittadina delle Rose, Daniele Cimiotti -. Gli alunni, in totale, sono circa duecento, metà dei quali vengono in questo momento spostati nella parte alta della scuola (che è fatta a »scale«, ndr), per problemi di agibilità».

ESONDA FIUME E ALLAGA FERROVIA IN SARDEGNA Treni fermi e Sardegna divisa in due sul fronte ferroviario per l'esondazione del Rio Calamasciu alle porte di Sassari, a causa delle forti piogge di queste ore. La circolazione tra Sassari e Scala di Giocca, nella tratta Porto Torres - Chilivani è stata sospesa dalle 9.55: l'acqua, infatti, ha completamente allagato i binari rendendo impossibile il passaggio dei convogli. I tecnici di Rfi e Trenitalia sono sul posto e sono state attivate le procedure per il servizio sostitutivo con bus del treno regionale 3953 Sassari - Cagliari. 

CALABRIA PAURA Momenti di paura oggi per due anziani a Pizzo.

A causa della pioggia, un torrente ha rotto gli argini allagando l'abitazione e l'agrumeto della coppia in contrada «Pirari». Il pronto intervento dei Carabinieri della Stazione ha evitato il peggio. Con l'aiuto degli altri organismi di soccorso, i militari hanno salvato i due che rischiavano di rimanere intrappolati dall'acqua. Sempre nel vibonese, sulla strada Provinciale 45, nel tratto tra i Comuni Polia-Francavilla Angitola, i soccorritori sono intervenuti per liberare dal fango 10 auto rimaste bloccate. Il torrente Sant'Anna, a Bivona, frazione di Vibo, è esondato rientrando poi negli argini grazie all'intervento dei tecnici del Comune. E' previsto anche l'intervento della Regione. Sempre per il maltempo, un costone tra San Costantino e Francica è continuamente monitorato mentre la Provincia di Vibo Valentia ha disposto la chiusura di due strade, la Joppolo-Coccorino e la Vibo-Stefanaconi, per il rischio di frane.

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