Uccide l'amante e poi va dal barbiere. Le ultime parole della ragazza: «Ma che fai aspettiamo un bambino»

Uccide l'amante a accoltellata e bastonate. Le ultime parole della ragazza: «Ma che fai aspettiamo un bambino»
Uccide l'amante a accoltellata e bastonate. Le ultime parole della ragazza: «Ma che fai aspettiamo un bambino»
3 Minuti di Lettura
Sabato 23 Novembre 2019, 08:45 - Ultimo aggiornamento: 24 Novembre, 15:11
«Ma che fai aspettiamo un bambino, io ti amo». Sarebbero queste le ultime parole di una donna di origini romene, Ana Maria Lacramioara Di Piazza, 30 anni, residente a Giardinello (Pa) uccisa ieri sera a coltellate. I carabinieri hanno già fermato assassino: Antonino Borgia, 51 anni, un imprenditore di Partinico con il quale la vittima aveva una relazione. Avrebbe ucciso l'amante, che minacciava di rivelare tutto alla moglie dell'imprenditore, dopo una richiesta di denaro. Il corpo della donna è stato ritrovato nelle campagne tra Balestrate e Partinico, lungo la statale 113.



Infatti, Antonino Borgia ha poi confessato. L'imprenditore di Partinico ha amesso di averla uccisa a coltellate e colpi di bastone, ricostruendo le fasi del delitto. La giovane era stata adottata da una coppia del piccolo centro in provincia di Palermo. Ana Di Piazza che aveva iniziato una relazione da un anno con l'imprenditore gli aveva comunicato che aspettava un figlio da lui. I due si sono incontrati nella zona di Balestrate, ieri verso le 7.

Lei è salita a bordo del furgone bianco in un cantiere dove l'impresa di Borgia, che realizza piscine, stava facendo alcuni lavori. La vittima aveva chiesto dei soldi all'uomo, circa 3 mila euro. Lui la sera prima aveva promesso di darglieli. Una volta arrivati al cantiere, dopo un rapporto sessuale, i due avrebbero iniziato a litigare. A quel punto Borgia ha estratto un coltello colpendo la donna alla pancia.

Lei ha tentato di fuggire ma l'imprenditore l'ha rincorsa facendola risalire sul furgone. L'uomo aveva promesso alla vittima di portarla in ospedale. Ma nuovamente lungo la strada i due hanno ripreso a litigare. Alla fine lui l'ha colpita in testa con un bastone e poi le ha tagliato la gola. Ha nascosto il corpo nelle campagne. Nella scena dell'inseguimento che sarebbe stata ripresa dalle telecamere di un sistema di videosorveglianza si sente la donna che urla, «Ma che fai aspettiamo un bambino, io ti amo». 

Nel corso delle indagini i militari sono riusciti a ritrovare prima il corpo legato e nascosto in campagna con un telo e sotto le frasche e poi il furgone dell'imprenditore che aveva avuto il tempo di fare colazione in un bar, ripulire il mezzo e iniziare gli incontri di lavoro. Nel pomeriggio dopo il pranzo, l'uomo è andato anche dal barbiere. L'indagine è coordinata dall'aggiunto Annamaria Picozzi e dal pm Chiara Capoluongo. Borgia è stato portato in carcere.

Nelle immagini c'era un uomo che senza pantaloni inseguiva una giovane insanguinata. Dopo che la donna aveva gridato di aspettare un figlio da lui Borgia avrebbe gettato il coltello, che sarà ritrovato dai carabinieri della compagnia di Partinico sporco di sangue, fa salire la giovane nel furgone per dirigersi verso l'ospedale di Partinico. Ma la violenta lite riprende e finisce con l'omicidio della donna. Burgio è accusato di omicidio, occultamento di cadavere e procurato aborto. L'autopsia dovrà chiarire anche se la donna fosse incinta.

Le aggressioni sarebbero inoltre state segnalate ai carabinieri della compagnia di Partinico da due testimoni che hanno chiamato in caserma. Nel corso delle indagini i militari sono riusciti a ritrovare prima il corpo legato e nascosto in campagna con un telo e sotto le frasche e poi il furgone dell'imprenditore che aveva avuto il tempo di fare colazione in un bar, ripulire il mezzo e iniziare gli incontri di lavoro. Nel pomeriggio dopo il pranzo, l'uomo è andato anche dal barbiere. L'indagine è coordinata dall'aggiunto Annamaria Picozzi e dal pm Chiara Capoluongo. Borgia è stato portato in carcere
© RIPRODUZIONE RISERVATA