Hong Kong, notte di scontri al Politecnico: 38 feriti. Tornano le barricate in centro città

Hong Kong, irruzione della polizia nel Politecnico occupato: esplosioni nel campus. Video
Hong Kong, irruzione della polizia nel Politecnico occupato: esplosioni nel campus. Video
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Lunedì 18 Novembre 2019, 00:26 - Ultimo aggiornamento: 09:50

Dopo una notte di stallo, la polizia ha fatto irruzione nel Polytechnic University di Kowloon a Hong Kong dove sono asserragliati circa 200 manifestanti pro-democrazia. Subito dopo si sono sentite delle esplosioni. Prima del blitz le forze dell'ordine avevano lanciato gas lacrimogeni, tentando di far desistere gli studenti con gli idranti.
 

 

Decine di arresti. Gli agenti hanno proceduto all'arresto di diverse decine di persone questa mattina intorno alle 5.30 locali. La polizia ha negato di aver effettuato «un raid» all'interno dell'università e ha parlato di «un'operazione di dispersione ed arresti». Per il South China Morning Post - che parla di una breve irruzione nel campus - la situazione è di stallo. A partire dalla mezzanotte, secondo le autorità, i dimostranti hanno iniziato a scagliare bombe incendiarie contro la polizia e incendiare diversi oggetti. Non si conosce il numero degli studenti asserragliati nel campus. Parlando con il South China Morning Post, il parlamentare Ted Hui Chi-fung, entrato nel Politecnico ieri «gli scontri al momento sono sospesi, la polizia non può entrare ma neanche i manifestanti possono uscire».
 
Trentotto i feriti. Sono 38 le persone rimaste ferite nei violentissimi scontri tra la polizia ed i manifestanti ad Hong Kong nelle ultime 36 ore.
Lo hanno reso noto fonti ospedaliere, specificando che cinque, tre uomini e due donne, sono in condizioni gravi. Non è chiaro se tutti siano rimasti feriti nell'assedio del Politecnico o quanti dei feriti siano dimostranti e quanti poliziotti. 
Ma quando è scaduto l'ultimatum la polizia ha circondato il Politecnico impedendo ai manifestanti di trovare una via di fuga dall'irruzione, attualmente in corso.
 
 
 
Gli studenti usano le molotov. Ma mentre la polizia è stata in grado di arrestare alcuni manifestanti ai bordi esterni delle barricate che proteggono l'università - come ha spiegato il New York Times  - gli agenti si sono presto ritirati dopo che altri studenti hanno dato fuoco alle barricate e lanciato decine di molotov contro. La polizia aveva circondato il Politecnico di Hong Kong minacciando di usare «forza letale» per arrestare coloro che non si erano arresi. Il tentativo di raid è stato l'intervento più diretto delle forze di polizia su uno dei campus universitari della città, che fino a poco tempo fa erano spazi sicuri per i giovani manifestanti.

L'assalto della polizia è iniziato verso le 5:30 del mattino a Hong Kong e alle 6:15 il fuoco sulla barricata era ancora visibile a distanza. I manifestanti ai margini del campus, invece, hanno continuato il blocco di un tunnel vicino al porto e hanno intensificato le loro tattiche dando fuoco a due ponti e un veicolo della polizia corazzato.

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Alta Corte: incostituzionale bando maschere. Il divieto di indossare maschere durante le manifestazioni di protesta è incostituzionale. A decretarlo è stata l'Alta Corte di Hong Kong, citata dai media locali. La Corte ha stabilito che il divieto adottato nel quadro delle leggi di emergenza è «incompatibile con la Legge fondamentale», riferiscono il South China Morning Post e l'emittente pubblica Radio Television Hong Kong. Il divieto era stato introdotto ad ottobre dal capo dell'esecutivo Carrie Lam. «Una rara vittoria legale per i manifestanti di Hong Kong», ha twittato l'attivista pro-democrazia Joshua Wong.

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