Roma, ultima follia al Ponte della Musica: la gara per buttare le bici nel Tevere

Roma, ultima follia al Ponte della Musica: la gara per buttare le bici nel Tevere
di Raffaele Nappi
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Lunedì 30 Settembre 2019, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 08:24
Un cimitero delle bici. Sulla sponda del fiume, appena sotto il ponte della Musica. Sono decine, immerse nelle acque del Tevere: si vedono ad occhio nudo, galleggiano nel fango in bella compagnia di motorini, rifiuti, materassi per riposini all’occorrenza. Sono le o-Bike, le bici del servizio di sharing della capitale, oramai chiuso. Basta passeggiare sulle assi di legno del ponte per scorgerle dall’alto: abbandonate, distrutte, derelitte. Addirittura lanciate nell’ultima follia romana.

L’impresa che forniva il servizio di bike sharing nella capitale è fallita da tempo. Ma restano, secondo le ultime stime, almeno ancora 1.000 veicoli da rottamare. Alcuni sono a terra, lungo i marciapiedi, negli angolo degli incroci; altri, come visto, riposano lungo il fiume. I legali del Comune di Roma hanno intimato all’azienda di intervenire: ma per ora le richieste sono cadute nel vuoto. E la situazione non migliora nella zona circostante. Il ponte della Musica, d’altronde, sembra abbandonato a se stesso. Le corsie pedonali sono invase dall’erba incolta, le ringhiere protettive in ferro lungo le scale sono state derubate in diversi punti (è pericoloso così scendere e salire lungo i gradini, rischiando di cadere), i cocci di vetro ricoprono l’intera zona sottostante. L’opera, costata 8 milioni di euro e completata nel 2001, unisce le due sponde del Tevere da Prati a Flaminio. E ora i residenti chiedono al Comune di intervenire. 

«Siamo stanchi del degrado che insiste nell’area – commentano da Cittadinanzattiva Flaminio – In questi mesi abbiamo inoltrato decine di email al Municipio e al Comune. C’è stato un incontro prima dell’estate nel quale siamo stati messi al corrente di un eventuale progetto del circolo delle Poste, che dovrebbe aprire alla cittadinanza l’area verde. Dalla quale, però, sarebbe esclusa quella sotto il ponte della Musica. Abbiamo quindi chiesto che il progetto comprenda anche quell’area e che sia portato a conoscenza del quartiere, ma a oggi non abbiamo più avuto notizie».
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