L'Amazzonia irrompe nel G7, tutti contro il presidente Bolsonaro. Interviene Trump

Incendi in Amazzonia, scontro Macron-Bolsonaro: «È crisi internazionale». «Colonialista»
Incendi in Amazzonia, scontro Macron-Bolsonaro: «È crisi internazionale». «Colonialista»
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Venerdì 23 Agosto 2019, 12:20 - Ultimo aggiornamento: 24 Agosto, 09:41

«La nostra casa brucia». Le parole di Emmanuel Macron incendiano la vigilia del G7 di Biarritz e l'Amazzonia in fiamme si aggiunge ai tanti problemi che lacerano la comunità internazionale e complicano ogni tentativo di accordo. Mentre va in fumo la più grande foresta pluviale del mondo, uno dei polmoni del pianeta, Macron - già impegnato su diversi fronti internazionali - ha preso la guida dell'offensiva contro il presidente brasiliano Jair Bolsonaro, accusandolo senza mezzi termini di «mentire» e di non agire per fermare l'avanzata delle fiamme. Le immagini che stanno facendo il giro del mondo, i 2.500 nuovi focolai di incendi delle ultime 48 ore, hanno portato in primo piano il dramma dell' Amazzonia.

«Ho appena parlato con il presidente Jair Bolsonaro. Le nostre prospettive commerciali sono entusiasmanti e il nostro legame è forte, forse più di sempre. Gli ho detto che se gli usa possono aiutare il Brasile con gli incendi dell'Amazzonia, siamo pronti ad assisterli!»: lo ha scritto il presidente Donald Trump su Twitter.

Da Macron non sono arrivate soltanto parole ma anche l'annuncio che si opporrà alla ratifica del trattato di libero scambio Ue-Mercosur, firmato a metà giugno, «visto l'atteggiamento del Brasile in queste ultime settimane», come ha sottolineato l'Eliseo in una nota. Mettendo nero su bianco che «Bolsonaro ha mentito nel vertice del G20 di giugno ad Osaka, decidendo di non rispettare i suoi impegni sul clima e di non impegnarsi sulla biodiversità». Germania e Norvegia avevano già sanzionato i brasiliani in settimana bloccando una sessantina di milioni di euro di sovvenzioni ma la miccia si è accesa oggi con la presa di posizione di Macron contro la politica del populista Bolsonaro, da sempre accusato di favorire la deforestazione e gli incendi: «crisi internazionale» l'ha definita il leader francese, chiamando i membri del G7 a «discutere di questa emergenza» domani a Biarritz, dove il sole e il caldo accolgono giornalisti e delegazioni in una cittadina insolitamente vuota di turisti, con le bellissime spiagge completamente deserte. Macron può certamente contare sull'appoggio della cancelliera Angela Merkel e del primo ministro canadese Justin Trudeau per aprire il dibattito già nella giornata di domani. 


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La squadra dei consiglieri diplomatici dell'Eliseo, secondo quanto si apprende a Biarritz, è al lavoro da questa mattina per mettere a punto una dichiarazione sulla quale trovare l'intesa. Ma c'è, manco a dirlo, l'incognita di Donald Trump, che ha abituato tutti - nei grandi appuntamenti internazionali - alle sue decisioni unilaterali e improvvise. E il suo tradizionale scetticismo sui cambiamenti climatici e l'emergenza ecologica - che condivide con Bolsonaro - potrebbe tramutarsi in una doccia fredda sui propositi bollenti dei suoi partner. Fin qui il pessimismo sul raggiungimento di risultati concreti è tale che all'Eliseo ci si è quasi arresi a stilare una dichiarazione finale del G7. Il presidente brasiliano, che peraltro non è fra gli invitati a Biarritz, non ha usato toni concilianti nella replica, accusando Macron di «strumentalizzare una questione interna al Brasile e ad altri paesi amazzonici» usando «uno stile sensazionalistico che non contribuisce a risolvere i problemi». Quanto all'appello di Macron di affrontare il tema degli incendi in Amazzonia al tavolo del G7, per Bolsonaro è un'iniziativa grave: «Discuterne senza la partecipazione della nostra regione rimanda ad una mentalità colonialista superata nel XXI secolo». Riunione di crisi con i ministri del governo e invio dell'esercito per lottare contro le fiamme sono per ora i provvedimenti annunciati dal leader brasiliano di estrema destra, che in settimana ha accusato le Ong di essere all'origine degli incendi ed aveva criticato la «psicosi ambientalista».



 
 

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