Barbara d'Urso ricorda Nadia Toffa: «Oggi sono triste. Ti saluto come mi salutavi tu: Ciao tesorA»

Barbara d'Urso ricorda Nadia Toffa: «Oggi sono triste. Ti saluto come mi salutavi tu: Ciao tesorA»
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Martedì 13 Agosto 2019, 10:43 - Ultimo aggiornamento: 11:59

Sono passate poche ore dalla tragica notizia della morte di Nadia Toffa e sono molti i saluti commossi che arrivano dai social. Ultimo, quello di Barbara d'Urso su Instagram, che ha usato dolci parole e una poesia di Alda Merini per ricordare il grande rapporto di amicizia che la legava alla conduttrice scomparsa. Un bel modo per ricordare Nadia Toffa da parte di Carmelita.

Nadia Toffa, il ricordo di Nicola Savino

Mi incazzavo sempre quando quegli stupidi cretini ti attaccavano ma tu mi dicevi: “Dai amica facciamoci una risata insieme”(anche se so che ci stavi male). E poi quando venivi nel mio camerino ridendo, sempre ridendo, con quel cappello a falde larghe che dovevano nascondere anche se non te ne fregava niente di nascondere. E poi mille altre cose. Oggi sono triste. Ti saluto come mi salutavi tu: Ciao TesorA. Con la A maiuscola. E con la poesia che mi hai mandato qualche mese fa. 

“Sei bella.
E non per quel filo di trucco.
Sei bella per quanta vita ti è passata addosso,
per i sogni che hai dentro 
e che non conosco.
Bella per tutte le volte che toccava a te,
ma avanti il prossimo.
Per le parole spese invano
e per quelle cercate lontano.
Per ogni lacrima scesa
e per quelle nascoste di notte
al chiaro di luna complice.
Per il sorriso che provi,
le attenzioni che non trovi,
per le emozioni che senti
e la speranza che inventi.
Sei bella semplicemente, 
come un fiore raccolto in fretta,
come un dono inaspettato,
come uno sguardo rubato
o un abbraccio sentito.
Sei bella
e non importa che il mondo sappia,
sei bella davvero,
ma solo per chi ti sa guardare.” Alda Merini
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Mi incazzavo sempre quando quegli stupidi cretini ti attaccavano ma tu mi dicevi: “Dai amica facciamoci una risata insieme”(anche se so che ci stavi male). E poi quando venivi nel mio camerino ridendo, sempre ridendo, con quel cappello a falde larghe che dovevano nascondere anche se non te ne fregava niente di nascondere. E poi mille altre cose. Oggi sono triste. Ti saluto come mi salutavi tu: Ciao TesorA. Con la A maiuscola. E con la poesia che mi hai mandato qualche mese fa. “Sei bella. E non per quel filo di trucco. Sei bella per quanta vita ti è passata addosso, per i sogni che hai dentro e che non conosco. Bella per tutte le volte che toccava a te, ma avanti il prossimo. Per le parole spese invano e per quelle cercate lontano. Per ogni lacrima scesa e per quelle nascoste di notte al chiaro di luna complice. Per il sorriso che provi, le attenzioni che non trovi, per le emozioni che senti e la speranza che inventi. Sei bella semplicemente, come un fiore raccolto in fretta, come un dono inaspettato, come uno sguardo rubato o un abbraccio sentito. Sei bella e non importa che il mondo sappia, sei bella davvero, ma solo per chi ti sa guardare.” Alda Merini

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