Emiliano Sala, le foto dell'autopsia online: arrestate due persone

Emiliano Sala, le foto dell'autopsia online: arrestate due persone
di Loris Alba
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Domenica 11 Agosto 2019, 11:07 - Ultimo aggiornamento: 11:08

Sono passati diversi mesi dalla drammatica morte del calciatore Emiliano Sala e, pochi giorni fa, la triste vicenda è tornata a far discutere.
Due uomini inglesi finiranno infatti in carcere dopo aver ammesso di aver avuto accesso alle riprese delle telecamere a circuito chiuso dell'autopsia del calciatore.

Morte Emiliano Sala, arrestato un uomo di 64 anni per omicidio colposo

Il giocatore argentino aveva 28 anni. Aveva appena firmato per il Cardiff City quando l'aereo su cui stava viaggiando è andato a schiantarsi nella Manica il 21 gennaio scorso.
Il suo corpo è stato recuperato il 6 febbraio e un esame post mortem ha avuto luogo nell'obitorio di Bournemouth il giorno seguente.

Sherry Bray e Christopher Ashford (rispettivamente di 49 e 62 anni) lo scorso venerdì sono comparsi alla Swindon Crown Court e lì hanno ammesso di aver avuto accesso alle riprese dell'autopsia di Sala.

Per adesso, la coppia è stata rilasciata su cauzione. In attesa del giudizio definitivo, i due uomini torneranno nuovamente di fronte ai giudici, nella stessa corte, il prossimo 20 settembre.

Gli agenti di Polizia del Wiltshire hanno dichiarato che Bray era il direttore di una società di telecamere a circuito chiuso di Chippenham che aveva un contratto fuori orario per il monitoraggio delle telecamere nell'obitorio di Bournemouth; Ashford era invece un dipendente. Proprio per questi motivi, gli agenti hanno dichiarato che era stata avviata un'indagine dopo che un'immagine dell'esame post mortem di Sala è stata individuata in circolazione sui social. Questo ha portato alla perquisizione degli uffici della società.

L'inchiesta ha rivelato che sia Bray che Ashford avevano avuto accesso illegalmente alle riprese dell'esame post mortem di Sala. Bray aveva inoltre scattato fotografie del filmato con il cellulare e inviato una foto a un'altra persona usando Facebook Messenger.

Le prove presenti sul telefono di Bray hanno anche rivelato che l'uomo aveva scattato una foto nello stesso obitorio al corpo di un altro uomo defunto, ha aggiunto la Polizia del Wiltshire.

«Le azioni di Bray e Ashford hanno causato ulteriore angoscia e preoccupazioni inutili alle famiglie dei due defunti. Spero che le famiglie possano ora concentrarsi unicamente sui loro cari», ha dichiarato l'ispettore investigativo Gemma Vinton.

 

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