Alan Kurdi, Malta concede lo sbarco dei migranti ma saranno tutti ricollocati

Migranti, Alan Kurdi verso Malta. Ma La Valletta nega l'ingresso
Migranti, Alan Kurdi verso Malta. Ma La Valletta nega l'ingresso
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Domenica 7 Luglio 2019, 11:00 - Ultimo aggiornamento: 8 Luglio, 09:00

Mentre i migranti sul veliero Alex di Mediterranea sono stati sbarcati a Lampedusa, la nave Alan Kurdi ha cambiato rotta dirigendosi verso Malta: dopo aver negato alla nave dell'ong tedesca Sea Eye, con 65 migranti a bordo, l'accesso alle acque territoriali, La Valletta ha infine concesso lo sbarco che è avvenuto nella notte di domenica. I naufraghi saranno rtutatvia icollocati tutti in altri Paesi europei, fa sapere il premier Joseph Muscat. «Tre dei migranti a bordo sono collassati per il caldo e sono sottoposti a cure mediche acute», fa sapere la nave Alan Kurdi. 

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«Sessantacinque persone sono state salvate. Noi continuiamo a salvare vite. Ecco perché stiamo tornando nella zona di ricerca e soccorso». Lo scrive in un tweet Sea Eye, dopo che i naufraghi della Alan Kurdi sono stati portati a terra dalle navi militari maltesi. La nave si dirigerà quindi nuovamente verso le acque al largo della Libia.


LA GIORNATA
A seguito di trattative con la Commissione europea e con il Governo tedesco, dice Muscat: «Tutti - assicura il premier - saranno poi immediatamente trasferiti verso altri Stati europei. Nessuno rimarrà a Malta, dato che questo caso non si è verificato sotto la responsabilità delle delle autorità maltesi». Le tre persone che erano collassate per il caldo e che hanno bisogno di urgenti cure mediche, fa sapere ancora Muscat, saranno immediatamente evacuate. «Come segno di riconoscimento per la buona volontà del Governo maltese - prosegue il presidente - Stati Ue accoglieranno anche metà dei 58 migranti soccorsi in un altro intervento dalle forze armate maltesi, caso avvenuto sotto la responsabilità delle autorità dell'isola».


La decisione della Alan Kurdi di allontanarsi dall'Italia è stata presa perché, come spiega la stessa Ong, in un tweet «non possiamo aspettare che lo stato di emergenza prevalga a bordo. Resta da vedere se i governi europei sostengano la posizione dell'Italia. La gente non è una merce di scambio». ​Già a dicembre, gennaio e aprile scorsi la nave era stata nelle acque maltesi. Ad aprile venne autorizzata ad entrare nel porto della Valletta e a sbarcare i naufraghi raccolti in acque libiche, ma solo dopo essere rimasta al largo per 11 giorni in attesa di un accordo tra Paesi europei per la redistribuzione dei migranti.

Intanto il veliero Alex è stato sequestrato e e il capitano Tommaso Stella indagato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Alcuni migranti sono stati portati alla Guardia Medica, gli altri all'hotspot. 
«La Finanza sta effettuando sequestro penale preventivo della nave dei centri sociali. Bene», ha detto il ministro dell'Interno, Matteo Salvini. È durata quasi 4 ore la perquisizione che la Guardia di finanza ha realizzato sulla Alex. Perquisizione che è stata effettuata dopo lo sbarco di tutti i migranti. Sono stati acquisiti documenti e non è escluso che nelle prossime ore vengano acquisiti anche i video realizzati dai giornalisti che erano a bordo del veliero. L'informativa verrà poi, verosimilmente entro oggi, trasmessa dalle Fiamme gialle alla Procura di Agrigento. Risulta indagato, per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, il capitano Tommaso Stella.​
 


Il sindaco di Lampedusa ha però lanciato l'allarme sull'hotspot «al collasso. Ci sono oltre duecento persone. Cento persone in più del previsto. Il Viminale ci aiuti», ha detto all'Adnkronos Salvatore Martello che ha seguito gli ultimi sviluppi della vicenda della barca Alex. «La capienza è di 97 persone - dice - pure i poliziotti hanno dovuto lasciare gli alloggi per fare spazio». 

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