Italiani scomparsi in Messico, ​le donne delle famiglie: "Partiamo e andiamo a cercarli"

Italiani scomparsi in Messico, le donne delle famiglie: "Partiamo e andiamo a cercarli"
Italiani scomparsi in Messico, ​le donne delle famiglie: "Partiamo e andiamo a cercarli"
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Giovedì 15 Marzo 2018, 15:29 - Ultimo aggiornamento: 16:40

Da troppo tempo attendono notizie, dicono di essere state abbandonate e di essere pronte a partire per il Messico per cercare, in prima persona, a costo di qualsiasi rischio, i propri congiunti scomparsi. Le donne delle famiglie dei tre italiani scomparsi in Messico dallo scorso 31 gennaio hanno pubblicato sui social media un duro video appello al presidente della Repubblica, al ministro degli Esteri e a quello degli Interni.

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«Siamo indignati, lo stato ci sta facendo vergognare di essere italiani - dice il messaggio, letto dalla moglie di Raffaele Russo, il primo napoletano di cui si sono perse le tracce.
«Vi informiamo che se non otteniamo una risposta nei prossimi giorni siamo disposti a partire per il Messico a nostro pericolo, per cercare la nostra famiglia, anche anche rischio di non fare più ritorno».

«Il ministro Angelino Alfano, l'unico che ci ha ricevuto, non ha mantenuto la promessa di mandare forze italiane per collaborare con la polizia messicana, di cui non ci si può fidare dato che proprio loro hanno rapito e consegnato i tre italiani alla mafia messicana. Siamo stanchi, vergognatevi. Noi partiamo», continua il messaggio letto dalla moglie di Raffaele Russo e pubblicato sui social. Domani, intanto, l'avvocato delle famiglie, Luigi Ferrandino ha indetto una conferenza stampa alle 10, davanti l'abitazione delle due famiglie, a Napoli, per illustrare gli sviluppi dell'attività investigativa. 



 

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