'Ndrangheta, maxi blitz all'alba contro le cosche di Reggio e Catanzaro

'Ndrangheta, maxi blitz all'alba contro le cosche di Reggio e Catanzaro
'Ndrangheta, maxi blitz all'alba contro le cosche di Reggio e Catanzaro
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Martedì 4 Aprile 2017, 08:42 - Ultimo aggiornamento: 09:18

Doppio blitz all'alba della Polizia di Stato contro le cosche della 'ndrangheta in Calabria. I poliziotti delle squadre mobili di Reggio Calabria e Catanzaro, coordinati dal Servizio centrale operativo, stanno eseguendo una serie di fermi e sequestri di beni e rapporti bancari.

La prima operazione, diretta dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Reggio, riguarda una serie di presunti esponenti e fiancheggiatori di una cosca di Rosarno. In particolare, l'indagine della Polizia avrebbe consentito di fare luce sulle dinamiche economiche legate al trasporto su gomma nella piana di Gioia Tauro.

L'inchiesta di Catanzaro, coordinata dalla Dda, riguarda invece una serie di aziende operanti nel settore delle costruzioni. Nei loro confronti i poliziotti stanno eseguendo diversi decreti di sequestro preventivo per un valore di alcuni milioni.

L'operazione condotta dalla Squadra mobile di Reggio Calabria riguarda la cosca Pesce. I poliziotti stanno eseguendo, in particolare, 11 provvedimenti di fermo emessi dalla Dda di Reggio Calabria nei confronti di elementi di vertice, affiliati e prestanome del gruppo criminale di Rosarno. Sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, illecita concorrenza con minaccia o violenza, intestazione fittizia di beni e favoreggiamento personale nei confronti del boss latitante Marcello Pesce, arrestato dalla polizia il primo dicembre del 2016, nonché di traffico e cessione di sostanze stupefacenti. I particolari dell'operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà nella Questura di Reggio Calabria stamattina alle 11.

L'operazione condotta dalla Squadra mobile di Reggio Calabria é stata denominata «Recherche». Le indagini, condotte dalla stessa Squadra mobile e dal Servizio centrale operativo della Polizia di Stato, oltre che portare nel dicembre scorso alla cattura del latitante Marcello Pesce, hanno consentito di individuare la rete dei soggetti che per anni ha protetto la sua latitanza, permettendogli di svolgere un ruolo molto importante nel panorama 'ndranghetistico della fascia tirrenica della provincia di Reggio Calabria, ma anche di ricostruire l'operatività di gran parte del gruppo di soggetti a lui facenti capo e le numerose attività economiche riconducibili alla cosca. 

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