Domenica In, Insinna ricorda Frizzi: «L'Eredità ora ha un altro significato»

Flavio Insinna ricorda Fabrizio Frizzi: «Dobbiamo essere all'altezza del suo sorriso»
Flavio Insinna ricorda Fabrizio Frizzi: «Dobbiamo essere all'altezza del suo sorriso»
3 Minuti di Lettura
Domenica 16 Dicembre 2018, 15:51 - Ultimo aggiornamento: 18:08

Flavio Insinna si racconta a Domenica In: il popolare attore e conduttore televisivo, ospite in studio di Mara Venier, ha partecipato al varietà domenicale di RaiUno. Natale si avvicina e Flavio Insinna ha subito ricordato quello di tanti anni fa, quando entrò per la prima volta negli studi Rai: «Dopo il diploma alla scuola di Gigi Proietti, eravamo in scena a teatro a Rieti e lui poi ci fece il regalo di portarci ad una serata Rai. Cominciavamo così a capire un pochino questo meraviglioso mestiere».

Barbara D'Urso: «Domenica Live in prima serata? Non posso fare tutto»




Flavio Insinna, ospite della puntata speciale dedicata a Telethon, ha raccontato degli anni più felici della sua vita, quelli degli esordi a teatro: «Ho frequentato la scuola di Gigi Proietti dal 1988 al 1990, facendo poi il debutto in scena. Sono stato fortunatissimo perchè nella nostra classe c’erano talenti meravigliosi che non hanno avuto la nostra carriera, ma questo mestiere è legato alla fortuna». Tra i compagni di allora, c'erano anche Enrico Brignano e Gabriele Cirilli, con cui è stato protagonista di un siparietto durante Sanremo 2017: «È stato un bel momento, lo stesso spettacolo lo avevamo fatto 30 anni prima».

«Il mio sogno nel cassetto era ovviamente fare l'attore, ma non mi sarei aspettato di avere questo successo e la carriera che ho avuto» - ha raccontato Flavio Insinna - «Quando uscii dalla scuola di Gigi Proietti, accanto al diploma c'erano queste indicazioni e suggerimenti: "Perfetto per la tragedia greca e i drammi shakespeariani". La vita va evidentemente da un'altra parte». Insinna ha poi parlato di Carlo Conti, l'uomo che invitò lui, Brignano e Cirilli ad esibirsi durante una delle serate dell'Ariston: «Un amico, un fratello e un maestro. Tra i suoi migliori pregi c'è quello di voler fare sempre cose più belle. Si è circondato di una squadra di autori davvero eccezionale, che rispecchia le sue caratteristiche. Senza di loro, non potremmo fare tutte queste cose meravigliose».

Attore al cinema e a teatro, ma soprattutto conduttore televisivo: Flavio Insinna è stato l'uomo che ha riportato in auge Affari tuoi, ma anche uno dei concorrenti più amati di Ballando con le Stelle. «Abbiamo fatto danni anche lì» - ha scherzato - «Mi sono divertito molto in quell'esperienza». Flavio Insinna ha poi ricordato un amico come l'indimenticabile Fabrizio Frizzi, ora che conduce, al suo posto, L'Eredità: «Il nome del programma ora ha anche un altro significato: racchiude l’inizio e la fine della vita. Quando ho avuto l’incarico di sostituirlo, sono rimasto senza parole, mi è passato davanti un mondo, e soprattutto Fabrizio. Da settembre chiediamo al pubblico da casa non solo pazienza ma un salto mortale emotivo». Difficile dimenticare una persona come Fabrizio: «Chi amiamo è come un veliero, amo questa immagine, dobbiamo concentrarci su quello che di bello abbiamo avuto, anche se ci è stato tolto troppo presto. Nei giorni in cui non riesco a respirare penso a quel veliero che ora è in un mare più bello, in una spiaggia ancora più bella. Tanto poi ci ritroviamo lì...».

© RIPRODUZIONE RISERVATA