Sul palcoscenico i dieci anni di corrispondenza tra Frasca e il suo amico di sempre, Massimo, interpretato da Insinna come voce narrante.
Un'ora di emozioni in cui la vita esterna e il regime di detenzione si alternano in una commistione che non fa sconti morali. La scena finale è pensata come un'ultima cena in cui le luci si spengono facendo arrivare la richiesta di poter avere un'altra possibilità. «Ci salviamo solo insieme. La vita è insieme - afferma Insinna - la vita è l'arte dell'incontro. Qui si viene senza pregiudizio». In prospettiva, come ha riferito il direttore della casa circondariale di Pescara, Franco Pettinelli, l' intenzione di promuovere il progetto educativo anche in teatri di Pescara e Chieti.