Lodo Guenzi e la scritta choc Salvini muori: «Mi fa schifo, la cancello io»

'Salvini muori', la scritta choc fa infuriare Lodo Guenzi: «Mi fa schifo, la cancello io»
'Salvini muori', la scritta choc fa infuriare Lodo Guenzi: «Mi fa schifo, la cancello io»
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Venerdì 5 Luglio 2019, 16:44 - Ultimo aggiornamento: 18:22

Una scritta 'Salvini muori', apparsa qualche giorno fa vicino la sua casa a Bologna, ha fatto infuriare Lodo Guenzi, cantante della band Lo Stato Sociale e giudice di X Factor: in un lungo post su Facebook, l'artista ha preso posizione contro la scritta dicendo che, se la troverà ancora lì nei prossimi giorni, sarà lui stesso a cancellarla.

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«Questa scritta mi fa schifo. È davanti casa mia e ogni mattina spero di trovarla cancellata. Ci penso spesso al perché mi fa tanto incazzare. Al di là della miseria della frase, ricevere questo tipo di merda fa parte della vita di un uomo pubblico, in fondo se succede a me figuriamoci a lui. Eppure io questa scritta non la sopporto», dice Lodo Guenzi nel post sulla pagina della band. «Dovremmo lasciare ad altri queste cazzate - ha continuato Guenzi - le minacce di morte alle famiglie sinti a cui consegnano la casa popolare, gli 'spero che i negri ti stuprino t***à a Carola Rackete, i 'bruciamo i rom'».



«Lasciamo ad altri questo schifo e scegliamo l'intelligenza, il paradosso, l'ironia, il gioco, la poesia e la passione. Anche nello scontro, soprattutto nello scontro. Perché frasi come queste sono merda fascista, e non fanno che costruire una società fascista». L'artista ha poi proseguito con una riflessione: «Non so quando abbiamo cominciato ad arrenderci a questo squallore, ma rispondere alla merda con la merda farà sempre e solo vincere la merda. Chi parla male pensa male. Chi pensa male agisce male. Fra una settimana se è ancora lì la cancello io. Riprendiamoci le parole, lasciamo ad altri la merda», ha concluso. 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Qui @influguenzer. Questa scritta mi fa schifo. È davanti a casa mia e ogni mattina spero di trovarla cancellata. Ci penso spesso al perché mi fa tanto incazzare. Al di là della miseria della frase, ricevere questo tipo di merda fa parte della vita di un uomo pubblico, in fondo se succede a me figuriamoci a lui. Eppure io questa scritta non la sopporto. Dovremmo lasciare ad altri queste cazzate, le minacce di morte alle famiglie sinti a cui consegnano la casa popolare, gli “spero che i negri ti stuprino troia” a carola rackete, i “bruciamo i rom”. Lasciamo ad altri questo schifo e scegliamo l’intelligenza, il paradosso, l’ironia, il gioco, la poesia e la passione. Anche nello scontro, soprattutto nello scontro. Perché frasi come queste sono merda fascista, e non fanno che costruire una società fascista. Non so quando abbiamo cominciato ad arrenderci a questo squallore, ma risponde alla merda con la merda farà sempre e solo vincere la merda. Chi parla male pensa male. Chi pensa male agisce male. Fra una settimana se è ancora lì la cancello io. Riprendiamoci le parole, lasciamo ad altri la merda. #bologna #casa #rocknroll #lostatosociale

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