Achille Lauro, band romana lo accusa di plagio. Salvini: «Canzone penosa»

Achille Lauro, ancora nel mirino per plagio. Salvini: «Canzone penosa»
Achille Lauro, ancora nel mirino per plagio. Salvini: «Canzone penosa»
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Sabato 9 Febbraio 2019, 00:30 - Ultimo aggiornamento: 20:06

Festival senza pace per Achille Lauro e la sua Rolls Royce, la canzone presentata al Festival. Prima le somiglianze ravvisate con il brano «1979» degli Smashing Pumpinks, poi le accuse che si tratti di un «inno all'uso delle droghe» mascherato da brano non-sense. A questo ora si aggiungono i commenti al vetriolo del ministro Matteo Salvini («canzone penosa e pietosa, come musica, come testo, come immagine») e le accuse, messe nero su bianco, di plagio da parte della band romana Enter. 

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O lo ami o lo odi. Il rapper, non più rapper, divide e fa discutere. Ma Lauro fa spallucce. In fondo, lui, il festival lo ha vinto nel momento in cui è stato chiamato a partecipare. Le polemiche fanno il suo gioco. «La musica è soggettiva. Può piacere o non piacere ed è giusto che arrivino critiche ed elogi - manda a dire il cantante al ministro -. Credo comunque che la mia canzone sia una piccola opera d'arte per quanto riguarda il mio percorso». Più delicata la questione del plagio. Se il caso degli Smashing Pumpkins è stato archiviato senza colpo ferire (e con la battuta di Achille Lauro: «Seee, magari fosse come 1979...»), un ricorso in via d'urgenza è stato depositato contro di lui dalla band romana Enter: avrebbe saccheggiato un loro brano.

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Nel mirino il riff di chitarra di Rolls Royce, che secondo gli avvocati dello studio Riccio&Narciso, di Caserta, sarebbe "allineato" o "perfettamente sovrapponibile" a quello del brano Delicatamente, registrato alla Siae, presentato nel 2014, a Sanremo Doc, dagli Enter. Contro Achille Lauro una richiesta di inibitoria della violazione del diritto d'autore e l'estromissione dell'artista dalla gara e la sospensione del Festival di Sanremo (evidentemente non andata a buon fine). I legali sono pronti a perseguire Achille Lauro ovunque presenti il pezzo, per bloccare «la diffusione di quel brano e sia così tutelato il diretto di autore». Diffida arrivata anche alla Sony Music, casa discografica del cantante, e a Claudio Baglioni, in quanto direttore artistico. Ma sia la Sony che la Rai sono pronti a smarcarsi. La casa discografica, dopo le opportune verifiche, ha escluso che Rolls Royce, sia un plagio. Mentre per il Regolamento del festival di Sanremo, al capitolo esclusioni, i ricorsi possono essere presentati entro 24 ore dalla prima esecuzione ufficiale.
 

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