Due turiste 17enni abusate a Como: tre fermi, caccia a un quarto uomo

Foto di repertorio
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Giovedì 30 Agosto 2018, 20:18 - Ultimo aggiornamento: 3 Settembre, 17:39
Una sera di vacanza d'estate non dovrebbe mai finire così, meno che mai per una ragazzina. E invece questa fine d'agosto porta alla luce un'altra, l'ennesima violenza sessuale di gruppo, su due minorenni. Sarebbe avvenuta nella prima settimana di agosto, a Menaggio, località turistica sul lago di Como. Le vittime sono due ragazzine italiane di 17 anni in vacanza. Per quello che hanno raccontato di aver subito quella sera, sono stati fermati tre giovani: un 22enne valtellinese, Nicholas Pedrotti, e due stranieri in regola, mentre una quarta persona, anch'essa di origini straniere, è ricercata. Sono state le stesse giovani a denunciare quanto accaduto ai carabinieri, la sera stessa in cui sarebbero avvenuti gli abusi. 

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La Procura di Como, guidata da Nicola Piacente, ha disposto quattro fermi con l'accusa di violenza sessuale di gruppo e per ora sono state portate in carcere tre persone dai carabinieri di Menaggio e Cantù. Pedrotti, di professione barista, è stato fermato dai carabinieri del suo paese, Chiesa in Valmalenco, perché si era procurato da poco un passaporto e gli inquirenti temevano che si volesse dare alla fuga. Impossibile non pensare a quanto successo a Parma, dove - si è saputo oggi - Federico Pesci, un commerciante di 46 anni, e Wilson Ndu Anihem, un pusher nigeriano di 53, sono finiti in carcere con l'accusa di aver abusato di una 21enne per cinque ore, sottoponendola a violenze e sevizie.

Da quanto emerso finora, almeno questo sarebbe stato risparmiato alle giovanissime di Menaggio, che non sarebbero state picchiate dai quattro ragazzi.
Gli aggressori, tutti intorno ai 20 anni, sarebbero tutti impegnati in lavori stagionali nel settore della ristorazione e dell'intrattenimento nella località turistica, che d'estate è molto frequentata dagli stranieri e dai molti milanesi che hanno la seconda casa sul lago. I carabinieri hanno spiegato in un comunicato che «in considerazione della delicatezza della vicenda e della necessità di definirne compiutamente i contorni, le indagini proseguiranno nel massimo riserbo». Intanto, per il contesto vacanziero e la giovane età delle vittime, che vivono in provincia di Varese, è impossibile non pensare anche alla violenza sessuale subita da una quindicenne a Jesolo, lo scorso 23 agosto, per la quale è stato fermato un senegalese di 25 anni.
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