Roma, i pm archiviano: «Nessun nesso tra vaccini e autismo»

Roma, i pm archiviano: «Nessun nesso tra vaccini e autismo»
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Giovedì 11 Ottobre 2018, 10:59
Nessun profilo penale per procedere con l'indagine. La Procura di Roma ha inoltrato al gip la richiesta di archiviazione del procedimento avviato nei mesi scorsi che raccoglieva una serie di esposti su eventuali rischi legati alle vaccinazioni e sui rapporti tra gli organi di controllo e le società farmaceutiche. «Sul piano giuridico non vi è alcuna prova scientifica in grado di dimostrare il nesso tra vaccino, sindrome dello spettro autistico, malattie autoimmuni», scrivono i pm di Piazzale Clodio nel provvedimento di quattro pagine citando alcune pronunce della Cassazione. Negli esposti, che ipotizzavano i reati di commercio o somministrazione di medicinali guasti e delitti colposi contro la salute pubblica, si chiedeva alla magistratura capitolina di verificare «l'eventuale tossicità dei vaccini» e il «loro collegamento con lo sviluppo di patologie come l'autismo» e la «correttezza delle condotte tenute dai membri delle commissioni come l'Aifa e l'Ema in relazione ai controlli svolti sui vaccini prodotti dalle case farmaceutiche».

Per i pm di piazzale Clodio ritenere che i vaccini possano causare l'autismo o altre patologie «sulla base di studi pseudo scientifici facilmente smontati - è detto nel provvedimento - significa aderire pregiudizialmente ovvero fideisticamente a una tesi, rispetto alla quale qualunque argomento risulta inconsistente». Per i magistrati romani «che i vaccini possano avere delle reazioni avverse, sopratutto a carico del sistema neurologico, rientra nella letteratura scientifica ma è fuor di luogo che l'incidenza in tal senso non è significativa o comunque tale da inficiare il rapporto costi-benefici, sempre presente nell'ambito medico».
Quanto al sospetto, infine, che «dietro l'obbligatorietà della vaccinazione vi sia scopo di 'ingrassarè i bilanci delle società farmaceutiche» per la Procura basta citare i dati Istat del 2015: «i vaccini in Italia hanno fatturato 318 milioni di euro, pari all'1,4% della spesa farmaceutica. I farmaci venduti per l'epatite C, per la quale non esiste vaccino, hanno fatto spendere alle casse del Sistema sanitario nazionale sei volte tanto». Plaude alla decisione della Procura di Roma la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomeo), secondo cui «affermare senza ombra di dubbio che 'sul piano giuridico non vi è alcuna prova scientifica in grado di dimostrare il nesso tra vaccino, sindrome dello spettro autistico, malattie autoimmunì significa che finalmente la scienza riesce a permeare la società a tutti i livelli, e diventa vero strumento di democrazia». Si «sana così la frattura con la scienza», afferma il presidente Filippo Anelli. Positivo anche il commento della senatrice di Forza Italia Urania Papatheu, che invita chi in «maggioranza e governo sostiene tesi idiote dei NoVax a chiedere scusa» ed a «smettere di giocare con la salute dei bambini». Intanto, scoppia il caso di Giancarlo Pizza, presidente dell'Ordine dei medici di Bologna, reo di aver firmato una prefazione a un libro che critica la legge sull'obbligatorietà dei vaccini ed aver definito «presunta» l'epidemia di morbillo in Italia. Un atteggiamento «antiscientifico, oltre che privo di ogni deontologia professionale» per il presidente dell'Istituto superiore di sanità Walter Ricciardi, che ne chiede le dimissioni
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