Melegatti, la favola di Natale: l'azienda riprende la produzione grazie alla campagna sui social

Melegatti riprende la produzione di pandori grazie alla campagna social
Melegatti riprende la produzione di pandori grazie alla campagna social
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Domenica 10 Dicembre 2017, 10:57 - Ultimo aggiornamento: 11 Dicembre, 12:51

Una favola di Natale o quasi quella di Melegatti, la storica azienda veronese che da decenni porta panettoni e pandoro sulle tavole imbandite per le feste. La società, da tempo in crisi - grazie a un fondo maltese - è riuscita a far ripartire gli impianti per salvare la produzione, rimasta a lungo ferma. I dipendenti sono senza stipendio dallo scorso agosto eppure anche quest'anno i prodotti simbolo del Natale made in Verona sono stati sfornati e raggiungono scaffali di supermercati e alimentari.

 



Non si tratta di un miracolo, ma di una realtà resa possibile dall'investimento di un fondo maltese, che è riuscito a far ripartire gli impianti per salvare la produzione del Natale, e della solidarietà esplosa sui social.

 


Il 20 novembre è stato sfornato il primo pandoro nello stabilimento di San Giovanni Lupatoto, e la foto di due dipendenti con il soffice dolce ha velocemente fatto il giro dei social network, così come l'hashtag #NoiSiamoMelegatti creato dagli stessi lavoratori dell'azienda veronese per far conoscere ai consumatori veneti e non solo la delicata situazione. 
 


L'obiettivo dell'azienda è quello di produrre e vendere un milione e mezzo di pandori e panettoni, pur con la difficoltà del ritardo con cui è iniziata la campagna delle festività: proprio per questo la produzione è stata prolungata di un giorno, fino all'11 dicembre, e il confezionamento fino al 12 dicembre. Non oltre, per evitare il rischio di sovrapproduzione.  

 





Anche gli studenti veneti si mobilitano con una campagna solidale per aiutare i lavoratori della Melegatti. La Rete degli studenti Medi e il sindacato degli universitari Udu Veneto hanno un tam-tam via social e web per supportare i lavori di Melegatti, «organizzando prenotazioni di vendita nelle classi e nelle scuole».

«Sono i nostri genitori, i genitori dei nostri compagni di scuola, i nostri futuri colleghi, Vogliamo difendere il lavoro e garantire un Natale e un futuro più sereno a tutti i lavoratori e alle loro famiglie» ha spiegato Rachele Scapa, della Rete degli Studenti Medi Veneto. L'obiettibo dell'azienda, viene ricordato, è quello di produrre e vendere un milione e mezzo di pandori e panettoni, pur con la difficoltà del ritardo con cui è iniziata la campagna delle festività. «Siamo solidali con le operaie e gli operai della Melegatti - hanno aggiunto gli studenti - ci attiveremo nelle università e negli spazi universitari per dare tutto il supporto necessario. A Natale vogliano salvare il lavoro, ancora meglio se possiamo farlo mangiando un pandoro». 

 

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