Il Comune rivuole i soldi

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Martedì 13 Maggio 2014, 04:56
L'onda lunga dell'ispezione ministeriale inizia a colpire i dipendenti comunali.
Dal settore Risorse umane stanno arrivando ai lavoratori, anche a chi nel frattempo è andato in pensione, le lettere con la quale si annuncia l'intenzione del Comune di recuperare i soldi che secondo gli ispettori del ministero delle Finanze sarebbero state percepiti illegittimamente al 2007 al 2011.
Si ricorderà che l'anno scorso tenne banco la querelle tra Comune e ispettori stessi in merito alla gestione economica dell'ente, con questi ultimi a ritenere che la creazione dei fondi del salario accessorio, dei premi ai dirigenti e anche dei compensi per progetti mirati svolti dal personale stesso, fossero non consentiti.
È accaduto, nel frattempo, che all'interno del decreto “Salva Roma” è stato inserito un emendamento che tutela gli atti fatti dai Comuni virtuosi (ossia che hanno rispettato i vincoli del Patto di stabilità e non hanno superato la soglia delle spese per il personale, tra questi Rovigo) proprio per la costituzione di questi fondi. Una sanatoria decisa dal Parlamento, soprattutto perché molte contestazioni venivano fatte a posteriori, in base a interpretazioni venute dopo che i premi erano stati dati negli anni precedenti. Il ministero, però, contesta l'interpretazione di questa decisione parlamentare, così al momento non si capisce se Rovigo dovrà mettersi a recuperare i soldi anche di tutti i premi dati a dirigenti e dipendenti negli anni citati all'inizio, con cifre complessivamente milionarie.
Dalla sanatoria in questione sono rimasti fuori i compensi dati per specifici progetti svolti dal personale e che gli ispettori hanno confermato non essere legittimi, nelle controdeduzioni alle repliche del Comune date sull'esito della prima ispezione. Così chi ha fatto dei lavori ritenuti extra dall'amministrazione, con compensi di poche centinaia di euro in un anno, potrebbe trovarsi a dover restituire quanto percepì. In tutto, secondo conti approssimativi, potrebbe significare un rientro nelle casse comunali di 30mila, 40mila euro. Tutto ciò mentre Palazzo Nodari stesso sta finendo di preparare le nuove repliche agli ispettori, ritenendo di aver operato lecitamente e se la cosa passasse, il recupero delle somme dette potrebbe non essere fatto. Non sarà facile, però.
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