Marchionne, blitz a sorpresa a Pomigliano:
«Un grazie per il lavoro di sabato»

Sergio Marchionne con gli operai dello stabilimento Giambattista Vico a Pomigliano d'Arco
Sergio Marchionne con gli operai dello stabilimento Giambattista Vico a Pomigliano d'Arco
3 Minuti di Lettura
Venerdì 28 Giugno 2013, 18:51 - Ultimo aggiornamento: 30 Giugno, 15:51

POMIGLIANO D’ARCO - L'amministratore delegato Fiat, Sergio Marchionne, ha visitato lo stabilimento di Pomigliano d'Arco (Napoli), dove era in corso una verifica sul World class manufactoring, del professor Haijme Yamashina.
L’ad di Fiat era accompagnato dal responsabile del settore auto per l'Emea, Alfredo Altavilla, dal responsabile degli impianti per l'Emea, Luigi Galante, e dal direttore dello stabilimento, Giuseppe Figliuolo.

Marchionne è arrivato a Pomigliano in mattinata e ha fatto un giro per le linee di montaggio fermandosi a parlare con gli operai che ha ringraziato per i due sabato al lavoro che hanno consentito di far fronte a un picco di domanda di Panda. Ha poi pranzato con gli stessi operai e ha fatto un nuovo giro nello stabilimento per incontrare e ringraziare anche gli operai del secondo turno. Non è la prima volta che Marchionne visita a sorpresa stabilimenti del gruppo. «Sergio Marchionne ha ringraziato i dipendenti per il lavoro svolto nei due sabati di recupero legati a un picco produttivo, ma ora non abbiamo che da chiedergli quando possiamo prevedere un'attività tale da consentire anche il rientro in azienda di tutti gli altri lavoratori ancora in cassa integrazione». Lo ha detto il segretario regionale della Uilm Campania, Crescenzo Auriemma, commentando la visita a sorpresa dell'Ad del Lingotto, Sergio Marchionne, nello stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco.

«La visita dell'amministratore delegato Fiat a Pomigliano dimostra una sensibilità nei confronti dei lavoratori che molto spesso chi ci governa non ha». Ha commentato Giovanni Sgambati, segretario generale Uilm Campania. «C'è chi preferisce stare con la politica a Roma - ha aggiunto - chi invece come l'ad Fiat decide di stare con i lavoratori di Pomigliano. Siamo fiduciosi che non si tratti solo di un'operazione di immagine».

«È bello che Marchionne ringrazi chi sta lavorando, ma sarebbe altrettanto bello se inviasse una lettera di ringraziamento anche a quei 1.300 operai circa, ancora in cassa integrazione, che sono a casa e credono ancora nel progetto Panda». Ha invece dichiarato Gerardo Giannone, cassaintegrato dello stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco, e membro del direttivo provinciale della Fim di Napoli. «Ho saputo che ha ringraziato tutti per il lavoro svolto finora e per i due sabati di recupero - ha aggiunto Giannone - ma i ringraziamenti varrebbero molto di più per quei 1.300 lavoratori circa che da anni sono in cassa integrazione e sopravvivono con 700 euro al mese. Per loro significherebbe molto ricevere i ringraziamenti dell'azienda per l'attaccamento dimostrato, in quanto sono a casa, a credere ancora nel progetto Panda, in attesa di rientrare tutti in fabbrica. Sono loro che mantengono la serenità di chi è dentro, tant'è che non hanno preso parte ai picchetti organizzati da Fiom e sindacati di base davanti allo stabilimento nei sabato di recupero».

«Se Marchionne vuole ringraziare tutti i lavoratori, attui i contratti di solidarietà, che consentirebbero a tutti gli operai di tornare in fabbrica» ha affermato il responsabile del settore auto della Fiom, Francesco Percuoco, che è anche un cassaintegrato dello stabilimento Fiat di Pomigliano.

La visita è terminata nel pomeriggio. I lavoratori erano già stati ringraziati dal Lingotto, sabato scorso, per aver dimostrato «un grande senso di responsabilità», essendo rimasti ad attendere, per quasi un'ora oltre l'orario di ingresso in fabbrica, che fossero rimossi i blocchi ai cancelli attuati da Fiom, Slai Cobas e comitato di lotta di cassaintegrati. L'azienda aveva anche annunciato di voler riconoscere a tutti i circa 1200 lavoratori presenti «il turno completo». Lo stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco ha ottenuto la medaglia d'oro per il World class manufactoring, raggiungendo il primato tra le fabbriche italiane del Lingotto. Lo riferiscono fonti sindacali sottolineando che il Vico è il primo stabilimento italiano ad essersi aggiudicato la medaglia Gold del Wcm, che abbraccia la sicurezza, l'ambiente, la manutenzione, la logistica e la qualità. L'ufficialità è stata data dopo che l'ad del Lingotto, Marchionne, ha lasciato lo stabilimento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA