Un "medico" poco sensibile: «Lasciatemi
stare, sto cercando un tumore»

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Lunedì 20 Maggio 2013, 19:34 - Ultimo aggiornamento: 19:35
Normalmente ho una buona tolleranza nei confronti di atteggiamenti poco professionali o arroganti (quasi mossa da compassione). Lo sono un po' meno quando tutto si svolge in ambito di strutture sanitarie, luoghi deputati "all'accoglienza" e al "soccorso" umano.



Ci vuole anche educazione e rispetto, della persona ma anche delle sue emozioni. Soprattutto quando hai davanti una persona anziana che, si sa, eccede nell'emotività e nella paura di non poter vivere dignitosamente gli ultimi anni della propria vita. Non c'è rispetto quando incalzi i tuoi collaboratori mentre stai muovendo l'ecografo nell'addome e dici "lasciatemi stare che sto cercando il tumore!".



Ma soprattutto non ce n'è quando con tutta la tua autorevolezza (?) concepisci un referto assurdo ed allarmante. E non c'è professionalità quando cerchi l'utero in una donna che ha subito un'isterectomia totale 44 anni fa!



Caro signor ecografo (che non chiamo medico per non offendere la categoria per la quale ho molto rispetto e continuerò ad averne): la signora ha ritenuto di rifare l'ecografia per scoprire - udite udite - che del tumore non c'era neanche l'ombra. E non è stato un miracolo!



O forse si...



Isabella Tiengo

Scorzè (Venezia)