Napoli, apre la Taverna a Santa Chiara

Napoli, apre la Taverna a Santa Chiara
di Santa Di Salvo
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Sabato 4 Maggio 2013, 16:56 - Ultimo aggiornamento: 5 Maggio, 15:24
Essenziale come deve essere una taverna, ma poi sali le scale e scopri la finestra che fa la differenza, affacciata sul chiostro di Santa Chiara. Specialmente di sera, tra il bruso della strada e l’ambientazione gastronomica, ci si pu ritrovare indietro nel tempo, magari nella Napoli del Seicento. Non a caso Gianfranco Nappi, uno dei soci di questa nuova avventura della Compagnia della Qualità, che ha già il suo cardine a Castellabate, con un chiostro-vineria che promuove solo prodotti tipici, annuncia un mercato seicentesco sotto le mura, dal 23 al 26 maggio, un ritorno al passato con piccoli produttori di eccellenza e costumi d’epoca, ricostruiti dai quadri di Micco Spadaro.



Per ora, accontentiamoci (si fa per dire) della pasta trafilata al bronzo, dell’olio extravergine, della carne Igp allevata nel beneventano, del maialino nero casertano, del latte nobile e dei suoi derivati (menzione speciale per la fuscella, una nuvola di leggerezza e di bontà).



Alla nuovissima Taverna Santa Chiara il menu è piccolo, la qualità grande. A pranzo con 10/15 euro si mangia un primo o un secondo con contorni, a cena scelta più ampia ma sempre a tema (il baccalà, il pesce azzurro, il pollo di montagna, i legumi del Fortore).



Basta un piatto di affettati, a partire dalla soppressata di Gioi, e uno di latticini (provola, fiordilatte, fuscella, caciocavallo) lavorati tra Eboli e Palma Campania a restituirci la gioia di un pasto orgogliosamente genuino.



Poi ci sono i primi piatti semplici ma accurati: pasta e piselli, pasta e patate, amatriciana, sartù di riso e gattò di patate. E i sostanziosi secondi di carne, marchigiana o lombata di maiale ai ferri, pizzaiola. Gustosissimi i dolci a base di latte nobile: superbo il tiramisu, eccellenti il tortino al cioccolato, ricotta e pere e la caprese.



Il fine della taverna è anche quello di fare sperimentazione gastronomica con altri chef del centro antico e artistica negli spazi espositivi di San Francesco alle Monache. E’ già possibile seguire il corso di cucina che tiene ogni lunedì la nutrizionista Gilda Mangiacapra.



Via Santa Chiara, 6

Tel.339.8150346

Chiuso il lunedì

Prezzo medio: 15-20 euro
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