Sudafrica, fuori i Bafana Bafana
il tifo si divide tra Brasile e Ghana

Sudafrica, fuori i Bafana Bafana il tifo si divide tra Brasile e Ghana
di Ugo Trani
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Giovedì 1 Luglio 2010, 16:54 - Ultimo aggiornamento: 16:55
PORT ELISABETH (1 luglio) - Fuori i Bafana Bafana, il cuore del Sudafrica in questi quarti di finale del mondiale si spacca in due colori, il nero delle Stars e l’arancione dei Dutch. La Nazione Arcobaleno si separa pure nel tifo per le nazionali rimaste in gioco. Piace il Brasile, c’ simpatia per l’Argentina, ma l’attenzione e il calore sono per il Ghana, perch la voglia d’Africa,
e per l’Olanda che qui ha il timbro nostalgico Afrikaner. Negli alberghi, nei bar e nei ristoranti, il personale nero festeggia per i successi del Ghana. Partecipazione della gente sudafricana, ma anche della politica.



Con l’African National Congress che emette un comunicato ufficiale: «L’Anc desidera ringraziare la Nazionale del Ghana per aver salvato l’immagine del continente in questo torneo. Siamo molto orgogliosi di voi, come Sudafrica e come membri del continente africano». E’ d’accordo Andre Ayew, uomo del match contro gli Stati Uniti: «L’abbiamo fatto per l’Africa. Noi sappiamo di avere l’intero continente a seguirci e non vogliamo deluderlo». Joburg e le altre grandi città, uscito il Sudafrica, si schierano con la novità ghanese. Ma nella sfida del tifo sul territorio si accende anche l’Arancione.



Sono i 3 milioni di Afrikaner del Sudafrica,
su una popolazione totale di 49 milioni di abitanti. Eredi dei coloni olandesi sbarcati a Capo di Buona Speranza nel 1652. Gli Afrikaner si stanno integrando. E anche il tifo di questi giorni c’entra: sostenere i Bafana Bafana ha in assoluto avvicinato. Ora, però, in tanti, con l’eliminazione del Sudafrica, dovendo scegliere, si sono spostati sull’Olanda che rappreenta la nazionale delle loro origini. In questo senso, quasi per mantenere le distanze. E, non c’è da meravigliarsi, a vedere che tifano orange anche tanti neri. I neri che parlano Afrikaner, costretti a quella lingua dall’Apartheid.
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