Poste Italiane in Borsa a 6,75 euro. Per Padoan «incasso da 3,4 miliardi»

Poste Italiane in Borsa a 6,75 euro. Per Padoan «incasso da 3,4 miliardi»
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Venerdì 23 Ottobre 2015, 12:48 - Ultimo aggiornamento: 12:49
Poste Italiane debutterà a Piazza Affari, il prossimo 27 ottobre, al prezzo di collocamento di 6,75 euro, al centro della forchetta 6-7,5 euro fissata in avvio dell'offerta. Lo fa sapere il Ministero dell'Economia confermando di fatto le indiscrezioni stampa circolate nelle ultime ore. L'Offerta Globale di Vendita di azioni ordinarie Poste Italiane, finalizzata alla quotazione sul Mercato Telematico Azionario, che si è conclusa ieri alle ore 13.30, ha avuto ad oggetto un quantitativo massimo di 453 milioni di azioni ordinarie, corrispondente al 34,7% del capitale sociale della Società (38,2% del capitale della Società in caso di integrale esercizio dell'Opzione Greenshoe). L'offerta di vendita si è realizzata attraverso un'Offerta Pubblica (IPO) in Italia rivolta al pubblico indistinto e ai dipendenti del Gruppo Poste Italiane e avente ad oggetto un minimo di 135,9 milioni di azioni, pari al 30% dell'Offerta Globale di Vendita, e un contestuale Collocamento Istituzionale.



A conclusione del periodo di Offerta, spiega il Tesoro, il prezzo con cui Poste Italiane debutterà sulla borsa milanese è stato fissato in euro 6,75 per azione, per un controvalore complessivo di euro 3,05 miliardi, esclusa l'Opzione Greenshoe e al lordo di commissioni e spese relative all'operazione. Tale importo potrà incrementarsi fino a 3,36 miliardi di euro in caso di integrale esercizio dell'Opzione Greenshoe riconosciuta al Consorzio di collocamento istituzionale. Sulla base del prezzo di 6,75 euro, la capitalizzazione della Società corrisponde a circa euro 8,8 miliardi. Il Ministero fa sapere, inoltre, che nell'ambito dell'Offerta sono pervenute richieste per complessive n. 1.521 milioni di azioni, di cui il 25% dal pubblico indistinto e dai dipendenti del Gruppo Poste Italiane e il 75% da parte degli Investitori Istituzionali.



«La privatizzazione di Poste Italiane si è conclusa con successo. È un successo in termini quantitativi, perché la domanda è stata pari a più di 3 volte l'offerta, e in termini qualitativi, perché hanno aderito tanti piccoli risparmiatori ma anche grandi investitori, dall'Italia e dall'estero». E' quanto ha dichiarato il Ministro dell'Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, aggiungendo che «le risorse ottenute dalla valorizzazione vanno ad abbattimento del debito pubblico e contribuiscono al processo virtuoso di diminuzione del rapporto debito/PIL».