Portogallo-Spagna, stasera la semifinale
si veste di "clasico": Real contro Barça

Portogallo-Spagna, stasera la semifinale si veste di "clasico": Real contro Barça
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Mercoledì 27 Giugno 2012, 13:17
ROMA - La sfida iberica sembrer un clasico. O un derby spagnolo. Questa sera, il Portogallo affronter la Spagna a Donetsk nella prima semifinale degli Europei. La partita avrà il profumo dei confronti tra il Barcellona e il Real Madrid, considerando che quindici dei calciatori appartenenti ai due club punteggiano le rose delle Furie rosse e del Portogallo. Il Barça si riflette infatti in sette elementi della Roja, mentre il Madrid è rappresentato da cinque spagnoli e da tre lusitani. E 26 dei 46 convocati iberici sono inoltre tesserati per le società della Liga.



La formazione di del Bosque disputerà quindi un’altra «nemichevole» dopo l’incontro con la Francia, vivacizzato dagli incroci che riguardavano i singoli giocatori. Cristiano Ronaldo ritroverà i compagni di squadra Casillas, Albiol, Xabi Alonso, Ramos e Arbeloa. Il fuoriclasse lusitano dovrà tentare di segnare proprio al capitano del Real. Uno scontro di famiglia. I blaugrana Piqué, Iniesta, Pedro, Xavi, Fabregas, Valdes e Busquets incroceranno invece gli sguardi dei madridisti Pepe, Coentrão e Cristiano.



«Sarà una battaglia», ha annunciato Ronaldo.

I campioni del mondo e d’Europa hanno raccolto 17 successi e un pareggio nelle ultime 18 partite ufficiali e hanno l’obiettivo di conquistare il terzo titolo internazionale di fila. I portoghesi hanno potuto sfruttare un riposo maggiore di due giorni, però. «È la gara più importante della nostra vita. Il Portogallo è una grande squadra, e cercheremo di fermare Ronaldo», ha spiegato del Bosque. «Vogliamo la coppa», ha proclamato Iniesta. La Roja ha subìto una sola rete durante il torneo, e non incassa un gol nelle sfide a eliminazione diretta addirittura da sei anni.



Il tecnico delle Furie rosse nutre ancora un dubbio sullo schieramento, dato che l’impiego di Fabregas a scapito di Torres convertirebbe il 4-2-3-1 in un 4-3-3 privo di un centravanti. Arbeloa, Ramos e Piqué controlleranno C. Ronaldo, e proveranno a disinnescarne il potenziale: il difensore del Barça conosce bene sia Cristiano che Nani perché i tre hanno giocato nel Manchester Utd quattro stagioni fa. I mediani Meireles, Veloso e Moutinho avranno il compito di prosciugare le fonti della manovra spagnola, individuabili in Xavi e in Iniesta. La Spagna completa l’82% degli 834 passaggi che effettua in media durante ogni partita, anche se i calciatori del Portogallo percorrono solitamente due chilometri più dei rivali iberici. Un indicatore della stanchezza degli spagnoli.



Il 42enne Bento, il tecnico più giovane della competizione, ha rigenerato i lusitani, ora giunti alla terza vittoria di fila. «Sarà una partita durissima, ma alla pari. Possiamo raggiungere la finale: serviranno pazienza, cuore e coraggio», ha confidato. L’infortunato Postiga sarà sostituito da Hugo Almeida. La Spagna ha lasciato ieri il ritiro di Gniewino: stanotte, si trasferirà a Kiev per la finale. O tornerà a casa.