Gli ombrelloni in piazza Sant'Oronzo contro la rimozione stagionale dei lidi nel Salento. E' la singolare protesta che i balneari hanno messo in atto questa mattina nel cuore della città a pochi giorni dalla scadenza dello smontaggio obbligatorio delle strutture degli stabilimenti lungo la costa. L'indice degli imprenditori legati a Federbalneari è puntato, in particolare, contro la Sovrintendenza che continuerebbe ad opporsi ad un uso permanente delle strutture sullo Jonio e sull'Adriatico nonostante una serie di appelli che troverebbero la condivisione di forze politiche e organizzazioni di categoria. E la protesta è culminata proprio davanti alla sede della Sovrintendenza a cui sono state presentate ufficialmente le richieste.
Decini i lidi interessati - secondo un calcolo potrebbero essere anche 200 - dall'obbligo di smontaggio fissato per il 31 ottobre. "Vogliamo restare aperti 12 mesi, ce lo chiedono i salentini ma soprattutto i turisti. Altrimenti la destagionalizzazione di cui tutti parlano resta solo una chimera.
Ci sono tutte le condizioni affinchè l'impresa diventi stabil e garantisca lavoro anche nel periodo autunnale e invernale. Salento aperto tutto l'anno, questo è il nostro messaggio", queste le parole di Mauro Della Valle, presidente di Federbalneari.