Nel progetto “Capitan Uncino”
anche la barca dei ragazzi di Tricase

Nel progetto “Capitan Uncino” anche la barca dei ragazzi di Tricase
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Domenica 19 Maggio 2013, 19:28 - Ultimo aggiornamento: 28 Giugno, 15:54

LECCE - Anche la barca a vela costruita da alcuni ragazzi di Tricase nel progetto “Capitan Uncino”, promosso dall'Uisp (Unione Italiana Sport per tutti). Il varo c' stato ieri, nel porto turistico di Santa Marinella, a Roma: presenti oltre 200 ragazzi provenienti dalle sette citt che hanno partecipato al progetto.

Dopo mesi di progettazione, costruzione, verniciatura e decorazione, le barche a vela costruite dai ragazzi sono state le protagoniste del suggestivo battesimo del mare. L'idea che ha animato il progetto è che lo sport, la vela in particolare, possa rappresentare uno strumento di aggregazione e integrazione sociale. Il progetto, promosso dall'Uisp e finanziato dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali nell'ambito della legge 383 di promozione sociale, ha visto protagonisti circa 500 ragazzi e ragazze con disabilità e senza, in sette città italiane, dalla Sicilia alla Lombardia: Tricase, Noto, Ferrara, Como, Civitavecchia, Gaeta, Salerno.

Gli scafi, realizzati in legno e lunghi 4 metri, sono stati auto-costruiti da ragazzi con e senza disabilità, rispettando le esigenze di tutti. La manifestazione è proseguita anche oggi, con gli equipaggi che si sono riuniti tutti insieme e hanno raccontato le loro esperienze, il perchè della scelta dei nomi degli scafi, delle bandiere e degli inni. Lo scafo, costruito a Tricase, si chiama “Burrasca” e lo spunto è nato dalla storia di tre ragazzini pakistani che hanno raggiunto le coste salentine dopo una dura traversata. Oggi i tre ragazzi si sono integrati con la comunità locale, hanno fatto amicizia con altri coetanei e hanno partecipato alla costruzione della barca.
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