Muslera, Cavani, Sneijder e Gargano:
Uruguay-Olanda, semifinale "italiana"

Fernando Muslera, portiere dell'Uruguay e della Lazio
Fernando Muslera, portiere dell'Uruguay e della Lazio
di Ugo Trani
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Lunedì 5 Luglio 2010, 15:54 - Ultimo aggiornamento: 6 Luglio, 22:37
CAPE TOWN (5 luglio) - Gli ultimi fedelissimi di Diego lasciano Cape Town: sono gli argentini delusi e tristi. I brasiliani gi da qualche giorno hanno disdetto le prenotazioni negli alberghi davanti all'oceano atlantico, nella Penisola del Capo. Sulla costa sudafricana pesa l'addio delle due nazionali sudamericane indicate, dopo i risultati della prima fase e degli ottavi, come favorite.


Qui c'è una sensazione di vuoto in attesa dell'arrivo dei tifosi orange e di quelli uruguagi per la prima semfinale del mondiale. Per ora nella City Bowl solo turisti, soprattutto americani. La competizione a loro non interessa, meglio la gita al Capo di Buona Speranza, alla Table Mountain o a Robben Island.



L'Uruguay e l'Olanda,
domani sera al Green Point stadium, non sono solo le due semifinaliste a sorpresa (qui almeno il Brasile ci doveva arrivare) del mondiale. Perché a Cape Town scende in campo quel po' di Italia che è ancora in Sudafrica. Da una parte Muslera, Cavani e Gargano, dall'altra Sneijder: gente che conosciamo bene, protagonisti del nostro campionato.



Finora è stato raccontato come il mondiale delle difese solide, dell'organizzazione tattica e dell'equilibrio tra reparti: sono i pregi che hanno maggiormente inciso nel cammino delle quattro semifinaliste. Ma sarebbe come non riconoscere anche le qualità tecniche di chi punta ad alzare la coppa. Proprio l'Uruguay e l'Olanda, le prime a scendere in campo, stanno dimostrando di avere in attacco gli uomini che fanno la differenza. Tabarez non avrà Suarez, ma anche Forlan sa lasciare il segno e ne sa qualcosa il Ghana. Lo stesso Cavani ha i colpi per indirizzare il match. Van Marwijck sta addirittura meglio: Sneijder, già 4 reti, è il più ispirato. Ma tutti i giocatori offensivi dell'Olanda sono andati a segno: Van Persie, Kuyt, Robben e Huntelaar. Proprio come la Germania di Loew. Solo Del Bosque, per ora, vive sulle gesta di un solo attaccante, il bambino asturiano David: è il capocannoniere del mondiale con 5 reti. La Spagna, in tutto, ne conta solo 6, ma sono bastate per centrare la prima semifinale della sua storia.
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