L'intervista/Mauro Durante
e la sua pizzica indiavolata

L'intervista/Mauro Durante e la sua pizzica indiavolata
di Ilaria MARINACI
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Mercoledì 22 Agosto 2012, 12:30 - Ultimo aggiornamento: 12:31
LECCE - Il Festival Notte della Taranta arriva stasera alla sua ultima tappa prima del concertone finale di sabato. Una chiusura di lusso che vedr protagonisti sul palco del Largo Primo Maggio di Martano, dalle ore 22 (ingresso gratuito), prima i Ghetonia e, poi, il Canzoniere Grecanico Salentino con il suo leader Mauro Durante, che anche assistente musicale al fianco ora del maestro concertatore Goran Bregovic e, in precedenza, di Ludovico Einaudi. Succeduto, giovanissimo, cinque anni fa al padre Daniele alla guida del primo e più importante gruppo di musica popolare salentina (nato nel 1975 da un’idea della scrittrice Rina Durante), Mauro ha saputo raccogliere e portare ad alti livelli, soprattutto internazionali, il testimone paterno. Ad ottobre dello scorso anno, infatti, la formazione composta, oltre a lui, da Maria Mazzotta, Silvia Perrone, Giulio Bianco, Massimiliano Morabito, Emanuele Licci e Giancarlo Paglialunga, ha tenuto ben 21 concerti in date consecutive negli Stati Uniti, toccando città come New York e Chicago e diventando il primo gruppo italiano a realizzare una tournée così lunga oltreoceano.

Nel concerto a Martano, che è anche la città natale del Canzoniere, saranno presentati i brani del loro ultimo disco “Pizzica indiavolata”, che è in vendita in anteprima assoluta in abbinamento con Quotidiano (a 10,90 euro). L’uscita nazionale di questo diciassettesimo album è prevista, infatti, a ottobre di quest’anno, mentre quella all’estero a febbraio 2013.

«È una grande soddisfazione – confida Mauro – presentare il nuovo cd a Martano, riabbracciando la nostra gente, che ci fa sentire a casa anche quando siamo lontani».

Le tappe del Festival Notte della Taranta sono state tutte caratterizzate da un’imponente presenza di pubblico.


«È bello vedere come il Festival continui a crescere e a coinvolgere sempre più gente. Fra l’altro, mi accorgo che da parte di chi assiste ai concerti c’è maggiore attenzione rispetto al passato non solo per i pezzi più famosi e ballabili, ma anche per quelli più lenti. Vuol dire, secondo me, che il pubblico sta maturando».

Da assistente del maestro concertatore, che Notte della Taranta sarà quella targata Bregovic?

«Sarà tutta da ballare, incentrata sull’incontro fra le ritmiche salentine e le fanfare e gli ottoni tipici della tradizione balcanica. Culture affini, insomma, divise solo dal mare Adriatico. Ne verrà fuori un cocktail esplosivo perché Bregovic si sta impegnando molto per fare in modo che l’incontro fra queste musiche, accomunate da un’energia travolgente, sia il più bello e il più godibile possibile».

L’intesa, quindi, è buona anche con Bregovic, come lo è stata con Einaudi.

«Sono diversi ma si caratterizzano entrambi per essere due figure di spicco nel panorama internazionale. Per noi musicisti dell’Orchestra, l’opportunità di confrontarci con personalità così importanti è un grande arricchimento».

La sua collaborazione con Einaudi continuerà?

«Con Ludovico non c’è solo un rapporto professionale, ma anche un’amicizia sincera. In autunno, sarò impegnato a realizzare e registrare con lui il suo nuovo disco e l’hanno prossimo saremo insieme in tour per promuoverlo».

Quali sono, invece, gli impegni futuri del Canzoniere?

«La nostra tournée non è ancora finita, dopo aver fatto concerti in Svizzera, Francia e Portogallo. Inoltre, siamo stati l’unico gruppo italiano selezionato per partecipare al Womex, il festival di World Music che si terrà a Salonicco dal 17 al 21 ottobre, mentre a novembre faremo un concerto a Capoverde, la patria di Cesária Evora. Nel 2013, infine, ci attendono tre tour già programmati in America».
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