In arrivo la dieta rossa e blu
Un toccasana contro l'obesità

La dieta rossa e blu
La dieta rossa e blu
2 Minuti di Lettura
Martedì 20 Luglio 2010, 22:37 - Ultimo aggiornamento: 24 Agosto, 14:35
ROMA (20 luglio) - Dieta dissociata, dieta a punti, dieta bilanciata e ora anche la dieta del rosso e del blu: il blu dei mirtilli, dei gelsi, delle melanzane, del mais blu delle Ande, il rosso delle arance rosse di Sicilia e delle fragole, il rosso/blu di ciliegie e uva nera. Ne sono convinti gli esperti europei che hanno dato il via, il primo di luglio, al Progetto Athena, per verificare sull'uomo,
le proprietà delle antocianine, i pigmenti che danno la colorazione rossa o blu alla frutta, alla verdura, ai fiori. Una convinzione nata dai sorprendenti risultati pubblicati recentemente sul Journal of Obesity, delle sperimentazioni su animali da laboratorio, dove una dieta ipercalorica ma ricca in antocianine ha mantenuto i fortunati topini in piena forma fisica e soprattutto magri, al riparo dall' obesità e dal rischio di malattie cardiovascolari e tumori.



Al progetto Athena prendono parte 6 gruppi europei, oltre al Dipartimento Scienze Biomolecolari e Biotecnologiche dell' Università di Milano guidato da Chiara Tonelli, l'Istituto Europeo di Oncologia (IEO) diretto da Umberto Veronesi, la società italiana Kos Genetics, l'Istituto di Agrumicoltura di Acireale (Catania), l' Università Cattolica di Campobasso. «I risultati sugli animali - spiega la professoressa Tonelli - sono stati a dir poco rivelatori: tre gruppi di topini sono stati sottoposti a dieta ipercalorica. Ma mentre ai primi due è stato dato da bere rispettivamente acqua e succo di arancia gialla, i topini del terzo gruppo sono stati dissetati con succo d'arancia rossa. Ebbene, mentre i topi dei primi due gruppi sono ingrassati, quelli del terzo gruppo, pur mangiando le stesse cose non sono aumentati di peso perchè (e il merito non può che essere delle antocianine) in loro si è ridotta la massa adiposa della pancia, la più pericolosa per il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari». Ora gli esperti riprodurranno le stesse sperimentazioni in clinica, per verificare questi risultati anche sull'uomo. «Il messaggio - dice Chiara Tonelli - deve essere chiaro: non si è trovato un nuovo metodo per dimagrire, ma l'indicazione è che con un'alimentazione sana possiamo fare molto per la nostra salute».



(da Leggo)


© RIPRODUZIONE RISERVATA