Elkann e Marchionne ai dipendenti:
«Continueremo ad investire in Italia»

Sergio Marchionne e john Elkann, i massimi vertici della Fiat
Sergio Marchionne e john Elkann, i massimi vertici della Fiat
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Venerdì 20 Dicembre 2013, 21:29 - Ultimo aggiornamento: 27 Dicembre, 16:33
TORINO - Gli investimenti avviati dalla Fiat proseguiranno nei mesi e negli anni a venire. Nel giorno in cui l'azienda automobilistica torna a trattare con il United Auto Workers (Uaw) per l'acquisto della quota di Chrysler ancora in suo possesso, John Elkann e Sergio Marchionne tranquillizzano i dipendenti del Gruppo sul futuro degli stabilimenti.



A cominciare da quelli italiani: «invece di chiudere alcuni impianti, abbiamo scelto di puntare alla parte alta del mercato - scrivono presidente e ad del Lingotto ai lavoratori dell'azienda - sfruttando appieno le potenzialità dei nostri marchi e i numerosi vantaggi che ci derivano dall'alleanza con Chrysler». L'occasione per tracciare un bilancio del 2013 e individuare gli obiettivi per l'anno nuovo è la tradizionale lettera che i vertici del Lingotto hanno inviato a tutte le persone che lavorano nel Gruppo nel mondo.



«Il mercato europeo dell'auto, e quello italiano in particolare, hanno continuato a mostrare segni di debolezza, rendendo ancora più impegnativo il nostro compito», scrivono Elkann e Marchionne. Che, proprio per questo motivo rivolgono il loro «primo pensiero» a chi non ha mai fatto venire meno «dedizione e concentrazione». Un «grazie!» ai dipendenti Fiat, dunque, prima di ricordare le «decisioni coraggiose» a proposito degli stabilimenti italiani che - sottolineano Elkann e Marchionne - «ci ripagheranno nei prossimi anni».



«L'obiettivo - spiegano - è di usare i nostri stabilimenti come base per la produzione di veicoli destinati ai mercati di tutto il mondo». Una strada già intrapresa con lo stabilimento Maserati 'Giovanni Agnellì di Grugliasco: i suoi segnali, osservano, «sono molto positivi e ci incoraggiano a proseguire su questa strada» in un 2014 che i vertici del Lingotto prevedono «ricco di sfide impegnative» e che «porterà nuove occasioni per realizzare grandi progetti».



«Sappiamo che il mercato continuerà ad essere difficile, ma siamo convinti di poter centrare gli obiettivi che ci siamo posti», è l'assicurazione di Elkann e Marchionne. Parole che vengono accolte con ottimismo dai sindacati - «si tratta di un testo che apprezziamo per i contenuti», dice il segretario generale della Uilm Rocco Palombella, «e per il senso di prospettiva che conferma al settore Auto in Italia» - nel giorno in cui è proseguito, all'Unione Industriale di Torino, il confronto sul rinnovo del contratto di lavoro collettivo. Una trattativa che riguarda gli oltre 80 mila lavoratori del Gruppo che ha fatto segnare «passi in avanti».



«Dall'azienda sono venute alcune aperture alle nostre richieste - hanno concordato i rappresentanti di Fim, Uilm, Fismic, Ugl e Associazione Quadri - mentre restano da affrontare le questioni relative all'inquadramento professionale e all'assenteismo, tema quest'ultimo sul quale da parte dell'azienda sono venute risposte ancora parziali». Il confronto, oggi incentrato sulla parte normativa del contratto, riprenderà il 13 e 14 gennaio. «Affrontiamo con fiducia la ripresa del confronto - hanno concluso i sindacati - all'incontro ci presenteremo con le nostre modifiche e integrazioni ai testi che ci sono stati presentati e sui quali speriamo sia possibile raggiungere un'intesa per poi passare ad affrontare le questioni legate al secondo livello e al salario».
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