Dieta mediterranea patrimonio Unesco
"Una opportunità in più per la Puglia"

La dieta mediterranea patrimonio Unesco
La dieta mediterranea patrimonio Unesco
2 Minuti di Lettura
Lunedì 23 Agosto 2010, 13:47 - Ultimo aggiornamento: 26 Agosto, 15:17
ROMA (23 agosto) - La dieta mediterranea diventa patrimonio dell'umanit tutelato dall'Unesco. Un obiettivo raggiunto dopo tre anni di attesa e una serie di polemiche che l'hanno vista "stoppata" dalla dieta padana caldeggiata dalla Lega e, secondo alcuni, dal ministro Zaia nel periodo in cui ha retto il dicastero dell'agricoltura.


Per l'assessore regionale Dario Stefàno
si tratta di “un traguardo che ci riempie di soddisfazione e al tempo stesso un punto di partenza che può far arrivare lontano la Puglia, culla indiscussa della dieta mediterranea”. Il riconoscimento, ha detto Stefàano, "ha un valore straordinario per la Puglia, regione simbolo dell’alimentazione mediterranea, con un patrimonio agroalimentare e di tradizioni produttive che ha pochi eguali nel mondo. L’ingresso nella lista tutelata dall’Unesco, ci pone nelle condizioni di valorizzare ulteriormente questo nostro patrimonio. È chiaro che, oggi più che mai, vanno difese l'identità e le caratteristiche tradizionali dei prodotti base della dieta mediterranea”.



Gli alimenti chiave della dieta mediterranea sono gli stessi, ha aggiunto l'assessore regionale, "che portano in giro per il mondo quel Made in Puglia così ricercato ed apprezzato, ed il cui peso economico all'interno della nostra produzione agroalimentare, significativamente importante, va difeso e rafforzato. L’ingresso della dieta mediterranea nel patrimonio dell’Unesco può, dunque, rappresentare l’occasione per rilanciare e divulgare principi alimentari che hanno consentito agli italiani adulti di ottenere il record della longevità, con una vita media nettamente superiore alla media europea, ed il primato della migliore forma fisica fra tutti gli europei”.



La candidatura ufficiale
della dieta mediterranea come patriomonio tutelato dall'Unesco risale al 2007, quando la richiesta venne ufficializzata in occasione della fiera alimentare di Barcellona.


© RIPRODUZIONE RISERVATA