De Rossi: «Italia almeno in semifinale,
uscire agli ottavi sarebbe un fallimento»

De Rossi: «Italia almeno in semifinale, uscire agli ottavi sarebbe un fallimento»
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Venerdì 18 Giugno 2010, 22:33 - Ultimo aggiornamento: 14 Febbraio, 21:52
ROMA (18 giugno) - Realisticamente, l'Italia deve arrivare tra le prime quattro. Non passare il girone sarebbe un fallimento assoluto, uscire agli ottavi un fallimento. Se poi ai quarti trovi la Spagna, te la giochi. Ma siamo da prime quattro, e in semifinale tutto può succedere». Daniele De Rossi va all'attacco e fissa l'asticella del mondiale: obiettivo minimo dell'Italia è la semifinale.



Con lo stesso spirito De Rossi risponde a quella parte d'Italia che alla prima partita ha tifato contro. Il riferimento a Radio Padania è palese: «Nulla di strano, è molto italiano: c'è sempre qualcuno che deve fare il diverso. Se dieci milioni di spettatori ci tifassero contro, direi "qualcosa non va". Ma è Radio Padania, un'emittente locale, fa nulla. Vorrà dire che quando la Padania giocerà il Mondiale, tiferemo contro. Per il Paraguay».



De Rossi è convinto della squadra: «Abbiamo fiducia, miglioriamo di giorno in giorno. Si è visto che Messico e Svizzera erano due partite per la statistica, non un riscontro oggettivo. Ora c'è da seguitare sulla strada della prima partita, ma con più cattiveria sottoporta: conta quello, non i moduli. Anche nel 2006 avevamo tanti leader ma soprattuto coesione, e per esplodere è perfino presto».



Niente calcoli sulla differenza reti, assicura De Rossi, la fortuna potrebbe aiutare questa nazionale: «Dobbiamo arrivare primi per sfruttare la possibilità che la Spagna non faccia altrettanto nel suo girone: vorrebbe dire evitarli. I veri valori non siano venuti ancora fuori. Che l'Argentina fosse tra le favorite, l'avevo detto prima: ha il giocatore più forte del mondo, Messi, tiene in panchina Milito e poi ha anche il "gruppo". Però Argentina, Brasile, Spagna hanno anche faticato, vedrete che andando avanti sarà diverso».



Talenti. «Quella azzurra non è stata una falsa partenza. Dite sempre che questa nazionale non ha talento, ma il talento non è solo il colpo di tacco: Andrea è un genio. Mi sono trovato bene con Montolivo, ex trequartista che somiglia ad Andrea; mi adatto anche con Pirlo. Perdere con la Nuova Zelanda sarebbe come se gli All Blacks uscissero al primo turno dei mondiali di rugby: con tutto il rispetto, siamo l'Italia e non ci penso nemmeno. Però stiamo attenti a non complicarci il cammino».



Il contratto con la Roma. «Da due settimane fa al Sestriere, non è cambiato nulla». Daniele De Rossi, non si rimangia le parole su un possibile futuro lontano dalla Roma e chiarisce di aver già avviato il discorso con la Roma per il rinnovo del contratto: «Non è cambiato nulla rispetto a quelle dichiarazioni, perchè faccio parte di una società che ha sempre rispedito al mittente le richieste per me, se ci sono state. Due giorni fa la dottoressa Sensi ha ribadito che resto. Io con la dottoressa ho un ottimo rapporto».



Prolungamento. «Io di questo ho parlato con la Sensi quando tutti gli altri avevano altro cui pensare: poi stop. Non sono di quelli che chiamano. Quando dice "Daniele resta", intende per sempre, non fino alla fine del contratto». Nessun contatto con Francesco Totti. «È in vacanza, non l'ho disturbato. Credo che chiunque vorrebbe essere al Mondiale, anche un tifoso: figurarsi lui che è stato protagonista del calcio italiano e internazionale per un decennio. Ma quest'anno ha avuto dei problemi, e in parte è stata una decisione sua».



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