Cagnotto-Dallapè a un soffio dal podio
Lacrime e voglia di riscatto per Tania

Tania Cagnotto e Francesca Dallapè
Tania Cagnotto e Francesca Dallapè
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Domenica 29 Luglio 2012, 21:43 - Ultimo aggiornamento: 21:44
LONDRA - Da quattro anni sospese in simbiosi per quei tre metri tra cielo e acqua, europei vinti, un argento mondiale, e ora a Londra per scrivere un pezzo di storia: poi un'entrata poco felice e quel sincro che tra loro viaggia a meraviglia anche nella vita si inceppa. La medaglia vola via. La più importante, quella olimpica, che al femminile è oggetto sconosciuto per l'Italia dei tuffi. Tania Cagnotto e Francesca Dallapè, campionesse europee in carica, buttano via l'occasione che non si ripeterà, perchè a Rio, ai prossimi Giochi, la coppia di fatto del trampolino azzurro quasi sicuramente non ci sarà. Nell'Acquatic Center londinese le due azzurre buttano via il bronzo, chiudendo con un quarto posto che lascia amaro e fa scendere lacrime. Tante. A sbagliare poi è la più titolata, Tania, l'unica azzurra ad essere salita tre volte sul podio mondiale, lei la sola europea dopo le cinesi: eppure nel quarto salto, quello che in allenamento le due falliscono raramente, l'incantesimo si rompe, il sincro non riesce e il Canada (con la vecchia Emilie Heymans e la lanciatissima Jennifer Abel) fa festa, dietro alla Cina di Wu Minxia e He Zi, inchini e tuffi quasi perfetti, e alle americane Abigail Johnston-Kelci Bryant. Alla fine il punteggio serve solo per girare il coltello nella piaga: 316.80 per le canadesi, 314.10 per le due azzurre.



Terze dopo il secondo salto a un soffio dalle statunitense e ancora lì dopo il terzo, le azzurre hanno visto crollare il sogno al penultimo. «Perdere la medaglia per due punti fa male - dice tra le lacrime la Dallapè - abbiamo sbagliato un tuffo che in allenamento viene sempre bene. Cio vorrà un pò per smaltire la delusione, ma siamo a un'Olimpiade e magari domani siamo pure contente del quarto posto». La trentina, 26 anni, due gatti e il cane Leo tra le passioni fuori vasca, lo shopping, la musica e il ballo tra gli hobby condivisi con Tania quando non c'e da salire e saltare, mostra il lato più bello dello sport. «Ora posso solo augurare a Tania di prendersi una soddisfazione anche per me» dice, pensando alla gara individuale, mordendosi le labbra per non scoppiare a piangere.



Tania, gli occhi lucidi, ci tiene però a dire che si vince e si perde a metà, in questa tavola a due piazze: «Le responsabilità sono al 50 per cento nel sincro - sottolinea la tuffatrice di Bolzano - la colpa è di entrambe, e comunque non era un errore da 4. Peccato perchè non ce l'aspettavamo, due punti no sono niente ma ci hanno tolto la medaglia. Ora darò del mio meglio, arrivare arrabbiata mi fa bene». «Certo che è una medaglia buttata - dice Giorgio Cagnotto, papà e ct che a questa medaglia ci credeva davvero - errori così non ci dovrebbero essere. Tania è arrivata male e male è venuto anche il sincro, peccato perchè era alla nostra portata». E poco conta se le canadesi godono qualche volta dei voti generosi dei giudici: «Un pò di aiutini li hanno, non fanno la rincorsa sincro, ma nessuno lo tiene in considerazione: noi però abbiamo esposto il fianco, se facevamo tutto per bene adesso raccontavamo altro» dice da sportivo l'ex campione. Per le azzurre qualche giorno per smaltire la rabbia e tornare a saltare nella gara individuale da venerdì prossimo. Adesso c'è da voltare pagina e vivere i Giochi non più in coppia.