AVALDI, MEDICO NUTRIZIONISTA DEL MILAN:
"PIZZA, GELATO E CAFFÈ VIETATI? FALSO"

AVALDI, MEDICO NUTRIZIONISTA DEL MILAN: "PIZZA, GELATO E CAFFÈ VIETATI? FALSO"
di Ernesto De Franceschi
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Mercoledì 3 Aprile 2013, 08:09
Dottor Francesco Avaldi, lei il medico nutrizionista del Milan. Il pasto di un calciatore è tanto diverso da quello di tutti noi?

«C’è un occhio di riguardo e differenze tra la cena del giorno prima il match e la merenda pre-partita. Alla sera si favoriscono cibi ad alto contenuto di proteine nobili, come carne rossa, o pesce. Anche pasta e riso, purché a basso contenuto glicemico, quindi con l’utilizzo di pasta di kamut o riso basmati. E poi verdure, tante e di stagione. Tre ore prima della partita si punta su carboidrati a bassa glicemia per evitare caduta di zuccheri. Prosciutto crudo magro, carna bianca».

E i dolci? Assolutamente vietati?

«No. Ad esempio a Milanello i cuochi preparano crostate di frutta con impasti che comprendono proteine».

E la pizza. Concessa?

«Anche la pizza è preparata appositamente. Con ingredienti controllati, farine di kamut, un limitato utilizzo di mozzarella e pomodoro a bassa acidità. La regola è che se gli ingredienti sono buoni, tutto si può mangiare. E vale per tutti, anche per chi non fa il calciatore».

A Milanello c’è ancora il mito della bresaola di Pippo Inzaghi. Chi è il nuovo Inzaghi nel Milan di oggi?

«Sono tutti professionisti a 360°. El Shaarawy, ad esempio, anche se molto giovane, è attentissimo al cibo e si informa sempre su ciò che mangia».

Balotelli è la nuova stella di Milan e Nazionale: a tavola com’è?

«Mario è sempre impeccabile a seguire le tabelle alimentari».

E gli stranieri, spesso con stili di vita e cibi differenti?

«All’inizio della stagione con ogni calciatore straniero si fa un colloquio, la società cerca di andare incontro alle singole esigenze, compatibilmente con l’attività di un atleta professionista».

Caffè, concesso?

«Perché no? La caffeina è uno stimolante. A fine pasto si può bere».

E con gli integratori specifici?

«I report personalizzati forniti dal Nutrilite Health Institute ai calciatori rossoneri permettono di definire quali siano i micronutrienti più indicati a completare la pianificazione alimentare degli atleti, in base a esigenze e carenze di ognuno. Nulla è lasciato al caso: gli chef di Milanello sono coinvolti per garantire l’alimentazione quotidiana più adatta a ciascun calciatore».

Lei è stato a Milanello dal 2002 al 2005, poi dal 2010 a oggi. Le abitudini alimentari più curiose?

«Il gelato piace sempre a tutti i calciatori. Meglio i gusti alla frutta di stagione. E poi alla fine di ogni allenamento non mancano mai frutta e grana, molto apprezzati».

E quando i calciatori se ne vanno alla sera al ristorante. . .

«Tutti sanno cosa devono o non devono mangiare. Difficile che qualcuno si sottragga alle regole. Ed è un comandamento che consiglio a tutti».
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