Asili nido, soluzione all'orizzonte: duemila
maestre precarie verso l'assunzione

Senza di loro gli asili di Roma non potrebbero restare aperti neanche per un giorno. E l'allarme “licenziamento”, che a inizio settembre ha scosso scuole dell'infanzia e nidi, ora sembra essere superato: duemila maestre precarie, in forze nelle scuole comunali, possono contare sull'assunzione prima dell'avvio del prossimo anno scolastico.





A stabilirlo è il Campidoglio. Si tratta delle insegnanti, tra nidi e materne, con contratti a tempo determinato da oltre 36 mesi. In linea con la sentenza dell'Alta Corte di giustizia europea, recepita poi dalla legge 107 della Buona Scuola, il Comune aveva solo due possibilità: assumerle tutte, per non infrangere i 36 mesi di limite massimo concesso al precariato, o non riconvocarle più per non commettere un'infrazione.



Si sarebbe trattato di una pesantissima perdita per le scuole dell'infanzia comunali che, in un solo colpo, avrebbero perso 2000 maestre con un'esperienza lunga di anni. Anche di molto superiore ai tre anni.

Ieri è arrivata la decisione dalla Giunta comunale che con un decreto d'indirizzo ha approvato l'assunzione da effettuare in tempi brevi. Entro un anno. Un passo che spetterà, ovviamente, alla futura amministrazione.



Un'eredità importante per centinaia di famiglie romane che, nelle strutture comunali, portano i loro bambini. «Si sceglie – ha commentato il sindaco Marino - di dare priorità al rafforzamento dei servizi per l'infanzia si supera l'idea di organico di fatto, facendolo diventare di diritto».

Come avverrà la stabilizzazione? «Attingendo dalle graduatorie derivate dai bandi pubblici – ha spiegato l'assessore Rossi Doria – e usando le risorse già dedicate alla scuola in modo da concentrarle sulla stabilità, l'azione educativa di scuole d'infanzia e nidi».