Temptation Island, Michael De Giorgio e l'aggressione: «È stata la mia fidanzata. Con le forbici mi ha colpito sul polso»

Michael De Giorgio (Instagram)
Michael De Giorgio (Instagram)
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Giovedì 29 Ottobre 2020, 21:26 - Ultimo aggiornamento: 22:25

Sarebbe stata la fidanzata ad aggredire la scorsa sera Michael De Giorgio. L’ex protagonista aveva raccontato l’accaduto su Instagram ed ora confessa che ad essere l’autore del gesto è stata proprio la compagna: «Ha tirato fuori dalla tasca un paio di forbici da carne che aveva preso dalla cucina di casa mia – ha raccontato - e mi ha colpito sul polso».

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Michael De Giorgio ha raccontato la sua versione dei fatti a “Fanpage”: «È stata lei a chiamare i carabinieri durante la lite in casa – ha svelato - dicendomi che me l’avrebbe fatta pagare. Sono intervenuti i carabinieri di Pordenone che ci hanno raggiunto ad Azzano Decimo pensando che l’avessi aggredita, ma quando sono arrivati hanno compreso la situazione e ci hanno consigliato di separarci.

Le hanno chiesto se voleva prendere un taxi o se ci fosse un’altra soluzione per tornare a casa sua quindi mi sono offerto di accompagnarla a patto che non alzasse le mani. Entrando nella mia macchina ha sbattuto lo sportello e ho dovuto far intervenire di nuovo gli agenti che non erano ancora andati via. Siamo saliti in macchina e dopo 5/600 metri ha ricominciato a insultarmi. A quel punto ho messo il freno a mano e le ho detto di scendere e di chiamarsi un taxi ma lei ha cominciato a prendermi a schiaffi. Io tentavo di difendermi tenendola distante verso il finestrino, continuando a chiederle di scendere dalla macchina e lei mi ha risposto che se l'avessi mollata, sarebbe scesa».

Poi, improvvisamente l’aggressione e la corsa in ospedale: «Quando l'ho lasciata, lei ha finto di aprire la portiera e con uno scatto ha tirato fuori dalla tasca un paio di forbici da carne che aveva preso dalla cucina di casa mia e mi ha colpito sul polso. Quando si è resa conto che stavo perdendo sangue si è spaventata, mi ha chiesto scusa e ha visto i lampeggianti dietro dei carabinieri che ci stavano seguendo. Mi ha chiesto di non dire niente, io invece sono sceso dalla macchina e sono andato incontro ai carabinieri a chiedere soccorso. A quel punto ci hanno tenuti distanti finché non è arrivata l’ambulanza che mi ha portato in ospedale».

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