Pier Luigi Bersani, Oggi è un altro giorno e il racconto del concerto di Bob Marley: «Si respirava hashish a volontà, mi guardavano tutti e io...»

Pier Luigi Bersani, ospite di Oggi un altro giorno di Serena Bortone su RaiUno
Pier Luigi Bersani, ospite di “Oggi un altro giorno” di Serena Bortone su RaiUno
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Mercoledì 23 Giugno 2021, 16:20 - Ultimo aggiornamento: 16:55

Pier Luigi Bersani, ospite di “Oggi un altro giorno” di Serena Bortone su RaiUno. Pierluigi Bersani, deputato di Leu, a “Oggi un altro giorno” ha raccontato un aneddoto legato al concerto tenuto da Bob Marley a San Siro nel 1980: “Si respirava hashish a volontà – ha spiegato – Mi guardavano tutti...”.

Pier Luigi Bersani, ospite di “Oggi un altro giorno”

L’amore per la musica di Pierluigi Bersani è nota e il deputato Leu ospite a “Oggi è un altro giorno” di Serena Bortone ha raccontato dell’avventura vissuta per assistere al concerto di Bob Marley a San Siro, dovendo dividersi fra passione politica e musicale: “I casi della vita – ha raccontato ai microfoni del programma  -  Avevo i biglietti di questo concerto a San Siro, forse l'ultimo o il penultimo della sua carriera, e nello stesso giorno in Emilia-Romagna si insedia il primo consiglio regionale in cui vengo eletto.

Vado, ero a Bologna e incrocio un pullman di giovani che partono per l’esibizione di Bob Marley. Salgo e arrivo allo stadio. Si respirava hashish a volontà e io ero vestito con un abito, per stare comodo mi ero tolto solo la cravatta. Gli spettatore sugli spalti mi guardavano perché ero l’unico che indossava la giacca fra 80mila presenti e pensavano fossi un questurino... Allora ho fatto questa parte, mi sono messo a girare per le tribune con un’aria da guardiano, mentre seguivo il concerto.  C’era chi appena mi vedeva nascondeva la mano….”.

Anche per il concerto dei Guns’n’Roses Pierluigi Bersani è dovuto temporaneamente “fuggire” dalla politica: “Mi fanno presidente della regione, devo fare la nuova giunta fra polemiche e riunioni, ma era nel 94 e io avevo il biglietto per i Guns’n’Roses. Io ho salutato tutti e me ne sono andato, i giornali il giorno dopo hanno titolato “Rose e fucili per Bersani”.

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