Giovanni Malagò a “Oggi è un altro giorno”: «La mia ex Lucrezia Lante della Rovere scappò»

Il presidente del Coni racconta i successi dello sport italiano e la sua vita privata

Giovanni Malagò a Oggi è un altro giorno: «La mia ex Lucrezia Lante della Rovere scappò»
Giovanni Malagò a Oggi è un altro giorno: «La mia ex Lucrezia Lante della Rovere scappò»
3 Minuti di Lettura
Venerdì 1 Ottobre 2021, 19:36

Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha raccontato a Oggi è un altro giorno in studio con Serena Bortone le emozioni di questa estate sportiva italiana piena di successi e vittorie. «Cosa si prova ad essere il più medagliato della storia del Coni?», ha chiesto la conduttrice. «Felici e orgogliosi - ha detto Malagò - si ricorda di aver fatto un ottimo lavoro anche se molto complicato, vivevamo in questa mega bolla». 

Leggi anche > Alex Britti, a Oggi è un altro giorno le paure e i ricordi: «Non prendo un aereo da 30 anni»

Giovanni Malagò a Oggi è un altro giorno

Sulle Olimpiadi e il Covid ha spiegato: «Se l’organizzazione non fosse stata così rigida ci sarebbero stati problemi grossi, da loro non ci sono le nostre polemiche No Vax o Vax, volevano evitare che chi veniva da fuori non gli portasse problemi in casa. Di solito alle Olimpiadi ci vanno circa 130mila persone ma noi eravamo un terzo. Non potevamo uscire dal villaggio olimpico salvo negli impianti sportivi dove c’erano competizioni e se facevi dieci metri per strada ti arrivava il warning». Sull’oro di Jacobs: «Ero felice, poi è arrivato subito dopo l’oro di Tamberi. Essere il presidente della squadre dell’uomo più veloce e di quello che salta più in alto, sembrava l’allineamento dei pianeti, è stato clamoroso... . Quella delle Olimpiadi una squadra che aveva moltissime opportunità di andare a medaglia e vi erano 46 persone di quella squadra nate in altri continenti. Una squadra perfettamente integrata, eravamo tutti assieme». 

Giovanni Malagò a Oggi è un altro giorno

 Sulla sua infanzia ha raccontato: «In testa avevo che ero malato di sport, c’era la radio, la domenica sportiva, si vedevano la boxe e le partite di basket, io seguivo tutto e mio padre mi portava ovunque, io ero un’enciclopedia vivente». E sul futuro: «Non posso più ricandidarmi. Ho tre anni di tempo e qualcosa in testa ce l’ho... Politica? No, sui compromessi non sono fortissimo». Per ora si pensa alle prossime Olimpiadi: «Fra 4 mesi abbiamo le olimpiadi invernali a Pechino e dove prenderemo la bandiera per il passaggio di consegna per Milano. Ci sarà il pubblico ma solo cinese, e potremo andarci senza fare la quarantena, ma credo che sia già un grandissimo risultato».


Giovanni Malagò a Oggi è un altro giorno
 

Infine sulla sua vita privata, le figlie e l'ex compagna Lucrezia Lante della Rovere: «Lei è scappata perché ero un po’ briscolo all’epoca, adesso sono migliorato. Io all’epoca avevo già incarichi di responsabilità, è un po’ come le sirene, il richiamo della giungla, e volevo in realtà già occuparmi di sport a quell’età. Le mie figlie gemelle Ludovica e Vittoria sono omozigote, se uno non è abituato non te ne accorgi. Ad una certa età hanno iniziato a differenziarsi. A volte gli venivano strane idee come con l’esame della patente… al telefono i miei genitori fanno fatica a riconoscerli. È una cosa meravigliosa ma molto impegnativa perché sono sempre in competizione». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA